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Scuola, terza dose vaccino obbligatoria per i prof. Prenotazioni, multe e durata Green pass: tutto quello che c’è da sapere

Il vademecum per capire come adeguarsi alla normativa. L'obbligo scatterà a partire dal 15 dicembre prossimo

Dal 15 dicembre tutti i docenti, i dirigenti, i collaboratori scolastici e amministrativi dovranno sottoporsi alla terza dose del vaccino contro il Covid 19. La decisione è stata presa dal Governo con un decreto pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale” dello Stato, ieri. Una scelta che sta creando non poco scompiglio nel mondo della scuola che nel giro di poco più di quindici giorni dovrà fare il richiamo. Ecco un utile vademecum per capire come e cosa fare per adeguarsi alla normativa.

Chi deve sottoporsi alla terza dose.
Tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione (scuole statali, paritarie e non); dei servizi educativi per l’infanzia; dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti; dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e quelli dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore.

Cosa succede il 15 dicembre
Dal 15 dicembre scatta l’obbligo vaccinale “da adempiersi, per la somministrazione della dose di richiamo, entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid 19 previsti dall’articolo 9, comma 3, del Decreto-Legge 52 del 2021”. Si può avviare autonomamente il percorso vaccinale, prenotando la prima dose; attendere l’invito da parte del dirigente scolastico a produrre – entro cinque giorni – la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione o il differimento o l’esenzione della stessa o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale o presentare la richiesta di avvio della vaccinazione (quest’ultima dovrà essere eseguita entro venti giorni dall’invito) o comunque l’insussistenza dell’obbligo (ad es. per i guariti ancora in periodo di validità del certificato). La dose di richiamo deve essere effettuata entro i termini di validità del green pass, ma comunque a partire dal quinto mese compiuto dalla seconda dose.

Cosa succede a chi non si vaccina
L’ accertato inadempimento determina l’immediata sospensione, senza però conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. La sospensione causa lo stop allo stipendio o a qualsiasi altro compenso o emolumento ed è efficace fino alla comunicazione al datore di lavoro dell’avvio e del completamento del ciclo vaccinale o della somministrazione della dose di richiamo. Chi mette piede a scuola senza green pass l rischia una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro.

Come si prenota la terza dose
In tutti i centri vaccinali è possibile l’accesso diretto di chi vuole fare il booster. In tutte le Regioni ci sono, inoltre, ancora attivi i sistemi di prenotazione via internet o telefono.

Prenotazione della dose dopo il 15 dicembre
Chi si troverà in questa condizione potrà lavorare, ma in attesa della vaccinazione e del green pass dovrà effettuare il tampone ogni 48 ore. Il personale non ancora vaccinato sarà invitato dal dirigente Scolastico a produrre idonea documentazione di avvio del percorso.

Il vaccino non si può scegliere
L’indicazione del vaccino da somministrare sarà compito del medico vaccinatore, previa indagine anamnestica, presso il centro vaccinale il giorno dell’appuntamento e in base alla disponibilità dei vaccini.

Cosa succede dopo aver fatto la terza dose
Viene emessa una nuova certificazione verde Covid 19 e viene inviato via sms o email un messaggio con un nuovo codice Authcode. Le certificazioni vengono eseguite il giorno successivo alla vaccinazione e hanno validità per 9 mesi dalla data della somministrazione della dose aggiuntiva al ciclo completato.

Durata del nuovo green pass
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale riduce l’efficacia del green pass da 12 a 9 mesi. I nove mesi decorrono dalla data di completamento del ciclo vaccinale primario.

Chi ha già avuto il Covid
E’ possibile la somministrazione di una sola dose, da effettuare entro un anno. In caso non sia possibile ricevere la vaccinazione in questo intervallo di tempo, il ciclo vaccinale prevede due dosi (tranne in caso di somministrazione di Johnson&Johnson).

Chi ha avuto il Covid dopo la prima e la seconda somministrazione.
Può fare il “richiamo” ma deve attendere almeno tre mesi dalla guarigione e almeno sei mesi dalla seconda dose.