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Sicurezza stradale, 1 automobilista su 3 ancora non allaccia la cintura

I dati sono della Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti commissionata da Anas, che rileva ancora una scarsa attenzione alle norme di sicurezza sulla strada da parte degli automobilisti italiani

Dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e degli indicatori di direzione all’uso improprio dello smartphone, le cattive pratiche al volante caratterizzano ancora una volta lo stile di guida di buona parte degli automobilisti italiani.

Secondo il fermo-immagine realizzato dalla Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata e presentata da Anas in occasione dell’ultimo convegno sulla sicurezza stradale, un automobilista su 3 non usa abitualmente la cintura di sicurezza a bordo, 2 giovani su 10 maneggiano lo smartphone alla guida, ma soprattutto – tra i dati più allarmanti – quasi la metà (49,47%) dei passeggeri di età infantile non è protetta con i dispositivi specifici previsti.

Lo studio, basato sui dati raccolti sia in real-time sia in video-recording, ha analizzato lo stile di guida che gli automobilisti adottano su tre tipologie diverse di strade di pertinenza di Anas, quindi autostrada, strada extra-urbana principale ed extra-urbana secondaria – nello specifico, e rispettivamente, il GRA di Roma, la SS36 dell’aeroporto della Malpensa e la SS 700 della Reggia di Caserta.

Anche sulla protezione a bordo di passeggeri adulti i dati restano poco confortanti, dal momento che il 28,38% del campione non allaccia la cintura di sicurezza: un dato che, se riferito soltanto ai passeggeri anteriori, sale quasi al 32% e, se riferito a quelli posteriori, addirittura all’80%.

Ad essere poco utilizzati sono anche gli indicatori di direzione, nel 55% dei casi durante la manovra di sorpasso e nel 76,46% per fare quella di rientro; quasi il 60%, poi, non li utilizza per segnalare l’entrata da una rampa mentre il 43,71% neppure per segnalare l’uscita.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio le violazioni vengono commesse soprattutto quando si è a bordo di veicoli commerciali (14,6%) e di sport utility (13,4%) mentre, rispetto alla fascia d’età, sono i conducenti tra i 18 e i 40 anni a commetterle maggiormente (30%), seguiti dagli over 60 (24,8%).

A completamento dello studio, poi, sono state condotte 17 interviste agli utenti delle 3 tipologie di strade analizzate, per cercare di indagare le motivazioni alla base dei comportamenti pericolosi: nonostante lo studio fotografi una situazione di ancora poca attenzione alle norme, l’82% degli intervistati ha risposto di ritenere quelle strade (autostrada, strade extra-urbane primarie e secondarie) sicure o comunque non particolarmente pericolose rispetto alle altre.