Cronaca

Bimbo morto per virus sinciziale, il medico dell’ospedale: “È una epidemia. Lo scorso anno nemmeno un ricovero”

Gli ospedali dell’Asl Napoli 3 Sud, da Castellammare di Stabia, a Nola e Vico Equense, in provincia di Napoli, registrano diversi ricoveri di bambini molto piccoli affetti da bronchioliti, grave insufficienza respiratoria che può essere causata da virus diversi

“Siamo purtroppo in presenza di una epidemia di bronchioliti, insufficienza respiratoria che colpisce i bambini molto piccoli e delle quali il virus sinciziale è il peggiore, il più pericoloso, che impegna maggiormente per le cure ma che rappresenta per i bambini un grave rischio, fino a poter determinare un esito infausto” . Il dottor Luigi Tarallo è il primario del reparto di Pediatria dell’ospedale stabiese San Leonardo che ha avuto in cura il piccolo Giuseppe, morto ieri, e ricorda come “lo scorso anno non abbiamo avuto nemmeno un ricovero per questa patologia che solitamente si presenta nei mesi freddi di ogni anno. Quest’anno, invece, forse per l’improvvisa apertura e l’eccesso di frequentazioni tra le persone, stiamo contando molti ricoveri persino in questo periodo ancora caldo dell’anno, quindi il fenomeno è anomalo”.

Gli ospedali dell’Asl Napoli 3 Sud, da Castellammare di Stabia, a Nola e Vico Equense, in provincia di Napoli, registrano diversi ricoveri di bambini molto piccoli affetti da bronchioliti, grave insufficienza respiratoria che può essere causata da virus diversi. La Procura ha disposto il sequestro la cartella clinica e ha avviato un’indagine ma non ha ancora disposto l’autopsia sul corpo del piccolo paziente, originario di Pimonte (Napoli).

Ai genitori, il dottor Tarallo raccomanda di evitare che i bimbi troppo piccoli, al di sotto dell’anno di età, “passino dalle braccia di un parente all’altro, evitare tanti baci di zii e amici, evitare fumo passivo per i bambini che vanno tenuti al riparo da rischi di contagio, in quanto questo virus si trasmette anche agli adulti, che ne diventano portatori talvolta asintomatici o manifestando solo un lieve raffreddore”. Il dottor Tarallo afferma con rammarico che “purtroppo le nostre raccomandazioni restano inascoltate”. A maggior rischio sono i bambini nati prematuri o fragili per pregresse patologie. Anche il piccolo Giuseppe di 5 mesi, era un bambino nato prematuro di un mese, anche se del tutto sano e tonico al momento del suo ricovero. “Era un bambino tonico e allattato al seno, purtroppo le sue condizioni sono precipitate e nonostante i nostri numerosi sforzi, con un grande coinvolgimento dei sanitari dell’ospedale, il bimbo è deceduto nel giro di pochissime ore”.

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