Televisione

Bianca Berlinguer “molto adirata” con Sigfrido Ranucci: “Sta parlando dalla concorrenza…”

La conduttrice non ha preso bene che il collega che è anche direttore di RaiTre abbia deciso di partecipare a DiMartedì su La7 programma in diretta concorrenza con il suo

“Questa sera non sono per niente assestata, tutt’altro. Sono molto arrabbiata ma non posso dirlo ai nostri telespettatori, non sarebbe giusto. Ma troverò il modo di comunicarlo“, nel corso del consueto colloquio con Mauro Corona la giornalista Bianca Berlinguer non nasconde il suo nervosismo. In quei minuti su La7 era in onda dal competitor “DiMartedìSigfrido Ranucci.

Il conduttore di “Report” è finito al centro delle polemiche, accusato di aver sostenuto in puntata tesi no vax e no green pass. “Per non affrontare i problemi ci dicono che siamo no-vax. L’Aifa il 9 settembre ha dato l’ok per la terza dose di Moderna, mentre sei giorni prima la casa farmaceutica aveva raccomandato mezza dose. Poi abbiamo detto che si stanno ammalando infermieri e operatori e che non vengono fatti i tamponi. Sono tesi no-vax? Sono fatti concreti”, si è così difeso Ranucci da Floris.

Il giornalista, che ha ribadito di essere a favore dei vaccini, è anche vicedirettore di Rai3 e ha scelto di parlare di quanto accaduto nel talk show di punta della settima rete, in diretta concorrenza con “Cartabianca”. L’accenno generico della Berlinguer a inizio puntata è più preciso nel corso della trasmissione, quando la questione viene affrontata dall’ospite Gianluigi Paragone, il leader di Italexit ha espresso solidarietà alla redazione di “Report”: “Ha fatto un’inchiesta e in questo Paese fare inchieste che scombinano la narrazione mainstream comporta poi la rabbia o il bavaglio da parte di chi non vuole assolutamente che si faccia un’inchiesta”.

La padrona di casa sembra agitarsi: “Non mi dà fastidio (che se ne parli, ndr), ma siccome se ne sta parlando dall’altra parte, dal nostro concorrente, capisci…non mi avrebbe dato fastidio se se ne fosse parlato qua. Puoi esprimere solidarietà, ma preferirei soprassedere, è dai nostri concorrenti”. Paragone insiste e grida alla censura, arrivando poco dopo a imbavagliarsi con una sciarpa: “Gianluigi, puoi dire quello che vuoi, non fare la vittima. Se vuoi avere la parola te la do, se vuoi stare cosi tutto il tempo ti saluto, qui non sei mai stato censurato. (…) La sciarpa è stata una sceneggiata ridicola che potevi evitare, così parlavi prima”, ha concluso Berlinguer.