Musica

Alessandra Amoroso a FqMagazine: “A mia nonna devo tutto, ho metabolizzato la sua scomparsa ma è dentro di me. Il live a San Siro? Scoppio di gioia”

La cantante fa una radiografia di sé stessa in musica e celebra la sua famiglia dalla nipotina all'adorata nonna Maria. Un album con tutti i colori di Alessandra Amoroso che si racconta a FqMagazine, in attesa di vederla dal vivo allo Stadio San Siro il 13 luglio 

Non è difficile partire, è coraggioso restare” è la frase cardine del nuovo album di Alessandra Amoroso,Tutto Accade”. Un disco pieno di nuove consapevolezze. La cantante in questi due anni di pandemia ha lasciato alle spalle il suo passato per tornare con una “nuova sé”. Nel disco 14 brani. Spiccano il ritmo di “Tutte le volte”, ma soprattutto le ballad con i colori della voce di Alessandra che accarezza le parole di “Canzone inutile”, “Un senso e un compenso”, “Un’impressione” e “Tutte le cose che io so”, dedicata alla nonna. Un disco pronto ad essere suonato a San Siro il 13 luglio. Un album coerente con il percorso di Alessandra, teso alla ricerca di parole che rappresentino in maniera onesta e semplice chi è veramente. Tanti gli autori coinvolti in questo progetto musicale: Paolo Antonacci, Davide Petrella, Federico Zampaglione, Federica Abbate, Giordana Angi, Rocco Hunt, Roberto Casalino, Cheope, Virginio Simonelli, e poi ancora Federica Camba, Daniele Coro, Antonio Iammarino, Daniele Magro, Fabio Gargiulo e Davide Simonetta. I produttori sono Dario Faini, Francesco ‘Katoo’ Catitti e Takagi & Ketra.

Quanto è cambiata in questi anni Alessandra Amoroso?
Questo disco, in una maniera diversa rispetto al mio precedente ’10’ del 2018, racconta chi è l’Alessandra oggi. In questi anni sono cambiate un po’ di cose nella mia vita: ci sono gli anni in più, le consapevolezze in più. Inoltre ho lasciato tante cose al passato, legandomi più il presente per ‘accogliermi’ di più facendo a quello che voglio oggi. Senza pensare troppo a quello che sarà.

È facile per te non pensare troppo al futuro?
Per me sì ma è difficile farlo in questo lavoro perché è tutto proiettato tutto al futuro. Quello che è progettualità è legato a questioni pratiche come i rapporti con la mia casa discografica o al mio progetto musicale che prende forma. Intendiamoci, guardare al futuro è normale ma racconto di me oggi e ora, lasciando il passato alle spalle.

“Non è difficile partire, è coraggioso restare” canti in una tua canzone. Ti riferisci anche alla pandemia?
È un pensiero che nasce dopo questi anni complicati, difficili, ancora oggi non è finita la pandemia. In me c’è però la volontà di vivere appieno questi giorni con sempre più forza. Ci metto entusiasmo in quello che sto vivendo e voglio essere positiva e aperta verso il mondo.

Ne “Il nostro tempo” c’è la voce di tua nipote mentre “Tutte le cose che io so” è dedicata a tua nonna. Come mai hai deciso di esporti con la tua famiglia?
Continuo sempre a proteggere la mia famiglia ma parlo di loro attraverso la mia musica. Ho voluto parlare di mia nonna perché è forse la donna più importante della mia vita, con lei sono cresciuta e tutto quello che ho imparato ad oggi, a 36 anni quasi, lo devo a lei. Io penso di essere mia nonna Maria 2.0 (scoppia a ridere, ndr). Ho metabolizzato la sua morte e l’ho accolta. Ho capito che purtroppo non c’è fisicamente però fa parte di me ed è dentro di me, in ogni mia scelta, in ogni mia decisione in questo cambiamento. Nella canzone c’è il verso ‘Ti ho incontrata dentro a un sogno e hai ridato a tutto un senso’. Facevo fatica a parlare di lei, oggi lo faccio con il sorriso e non posso che amarla ed ascoltarla in modo diverso- Ho imparato ad accogliere la sua mancanza.

La strada per l’allegria ti porterà a San Siro?
Certo! Ci penso tutti i giorni e sarà una festa per tutti. Un punto di partenza e di arrivo. Lo stadio è una cosa così grande. Questo evento non è solo per me ma per il mio pubblico, per la mia gente, per quelli che lavorano per me e con me. Mi vedo già proiettata lì e cerco di studiare perché voglio uno show con tanta musica ed emozioni. Sto per esplodere… Di gioia!