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Vaccino Covid, il Wall Street Journal: “La Fda ritarda decisione su Moderna per adolescenti per analizzare dati su miocarditi”

Dalla Francia invece arriva la notizia che il vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica statunitense è sconsigliato per la terza dose da somministrare a chi ha già completato il ciclo vaccinale

La scorsa settimana Svezia e Norvegia avevano sospeso la somministrazione del vaccino Moderna per precauzione per la popolazione più giovane. Oggi il Wall Street Journal scrive che la Food and Drug Administration – l’ente regolatore per i farmaci negli usa Usa – sta ritardando la decisione per l’autorizzazione del vaccino a Rna messaggero per gli adolescenti per valutare il composto può comportare un aumento del rischio di una rara condizione infiammatoria cardiaca nelle persone che hanno familiarità. I casi di miocardite e pericardite nei giovani maschi era stata osservata in alcuni rari casi e da tempo la Fda e anche i Cdc valutano i dati. Dopo le decisione dei paesi europei la Fda ha deciso una ulteriore analisi dei dati nella popolazione maschile più giovani a cui è stato somministrato il vaccino di Moderna e comparando i dati di chi ha ricevuto Pfizer Biontech.

Dalla Francia invece arriva la notizia che il vaccino sviluppato da Moderna è sconsigliato per la terza dose da somministrare a chi ha già completato il ciclo vaccinale. L’Alta autorità della salute (Has) ha fatto un passo indietro rispetto alle raccomandazioni emanate il 6 ottobre, in cui prevedeva l’uso dei due vaccini a mRna, escludendo ora Moderna e raccomandando unicamente Pfizer, in attesa dei risultati delle analisi più dettagliate dell’Agenzia europea del farmaco Ema. Il parere sull’uso del vaccino Moderna per le prime due dosi, invece, resta invariato. Anche la Has ha deciso di seguire un principio di precauzione in relazione alle decisioni delle autorità sanitarie di Svezia e Danimarca, che hanno sospeso il vaccino per le fasce di popolazione più giovane. In Francia la terza dose è prevista in generale per gli anziani, ma ci sono anche i giovani che lavorano nella sanità o gli immunodepressi.

Uno studio israeliano sulle cartelle cliniche di circa due milioni di persone di età pari o superiore a 16 anni, pubblicato il 16 settembre scorso sul New England Journal of Medicine, ha mostrato che Covid-19 ha molte più probabilità di causare miocardite. In Israele viene utilizzato esclusivamente il vaccino Pfizer.

Lo studio su Nejm