Media & Regime

AgCom apre istruttoria su Radio Radio per “frasi su ebrei e nazifascismo”. La comunità ebraica: “Bene, ora sanzioni reali”

Lo annuncia la stessa Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni in una nota, spiegando di aver "attivato, inoltre, il Corecom del Lazio, per presunte violazioni della par condicio in periodo elettorale segnalate da più parti, a carico della stessa emittente radiofonica"

L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) ha “aperto una istruttoria a carico dell’emittente radiofonica romana Radio Radio riguardo ad alcune affermazioni concernenti gli ebrei e il nazifascismo pronunciate nel corso di alcune trasmissioni”. Lo annuncia la stessa Agcom in una nota, spiegando di aver “attivato, inoltre, Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) del Lazio, per presunte violazioni della par condicio in periodo elettorale segnalate da più parti, a carico della stessa emittente radiofonica”. La comunità ebraica di Roma esprime “soddisfazione” e chiede, al tempo stesso, che “vengano prese sanzioni reali” nei confronti di “sempre più frequenti e deprecabili episodi di intolleranza”.

La decisione dell’Autorità arriva a seguito di alcune polemiche sollevate intorno a un articolo firmato da Enrico Michetti, uscito anni fa su Radio Radio e ripubblicato da il quotidiano Il Manifesto nei giorni scorsi: il candidato sindaco di Roma sosteneva che la Shoah venga commemorata più di altri massacri della storia, ad esempio le Foibe, perché gli ebrei “controllano banche e una lobby capace di decidere i destini del pianeta”. Parole per le quali Michetti si era in seguito scusato: “Mi rendo conto che in quell’articolo ho utilizzato con imperdonabile leggerezza dei termini che alimentano ancora oggi storici pregiudizi e ignobili luoghi comuni nei confronti del popolo ebraico. Per questo mi scuso sinceramente per aver ferito i sentimenti della Comunità Ebraica, che come tutti gli italiani apprezzo e ritengo parte perfettamente ed orgogliosamente integrata della città di Roma da sempre e nel Paese tutto”.