Lavoro & Precari

Incidenti sul lavoro, Mattarella: “Chi lavora deve poter tornare a casa. Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità”

"Le morti sul lavoro sono una ferita sociale". Queste le parole del capo dello Stato, per la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Il riferimento è anche ai tragici dati delle ultime settimane: secondo l'Inail, nei primi nove mesi del 2021 sono stati 772 i decessi in fabbriche e cantieri

“Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre.” Questo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al presidente dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Zoello Forni, nella Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. “Il successo di questa giornata rappresenti una spinta a un’azione comune delle istituzioni per garantire il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro“. Secondo gli ultimi dati Inail, nei primi nove mesi del 20201 sono stati infatti 772 gli incidenti fatali, un numero che ha spinto il governo ad annunciare “pene più severe” per le violazioni in cantieri e aziende, ma anche i sindacati a proclamare per il prossimo 13 novembre una manifestazione nazionale a Roma per invocare provvedimenti più decisi.

“Gli incidenti sul lavoro sono una ferita sociale che non trova soluzione, ma purtroppo è sempre in aumento – si legge ancora nel messaggio – e diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti”. La tutela della salute e della sicurezza nello svolgimento delle attività deve essere – secondo Mattarella – una delle prerogative di uno Stato democratico. Lo riconosce anche l‘articolo 4 della Costituzione, come “condizione per rendere effettivo il diritto al lavoro”. Per questo “le tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione – ha affermato il capo dello Stato -Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità“.