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Miriam Leone al Corriere: “Quando ero al liceo mi bullizzavano per le mie sopracciglia. Mi dicevano che sembravo Elio e le Storie Tese”

L'attrice racconta della sua adolescenza e del nuovo film - Marlyn ha gli occhi neri - di cui è protagonista insieme a Stefano Accorsi. Interpreta Clara: "Mitomane per abbellire la realtà che la ferisce"

Marilyn ha gli occhi neri è il nuovo film di Simone Godano e racconta la storia di due emarginati: Miriam Leone interpreta Clara, mitomane. Per prepararsi ha passato molto tempo in un rehab, frequentando il più possibile chi ne faceva parte. “Ho conosciuto una ragazza che aveva i capelli verdi: sono i colori di Napoli, mi ha detto. Mi ha colpito la poesia” racconta nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Nella società siamo pieni di giusta distanza, lì le distanze si azzerano, sono diretti”. Al suo fianco sullo schermo Stefano Accorsi interpreta Diego, pieno di tic e scatti d’ira. Interpretare questo personaggio le ha ricordato alcuni aspetti della sua infanzia: “Clara è mitomane per abbellire una realtà che la ferisce. Io mi sentivo diversa anche fisicamente, si rivolgevano a me come se fossi una straniera“, spiega l’attrice raccontando della sua adolescenza a Catania. Non facile: “Mi prendevano in giro. Al liceo mi dicevano che ero Elio delle Storie Tese. Oggi è divertente perché ho un’età”. E l’odio sui social? “La facilità nel criticare il prossimo sono chiacchiere da bar che valgono zero. Le cose cambiano nei giovanissimi, vedo un’accettazione importante della diversità. Ci ho messo una vita ad accettare la mia faccia”.

Nell’intervista al Corriere l’attrice ricorda anche l’inizio della sua carriera, con la vittoria a Miss Italia 2008 che le ha fatto da trampolino: “È stata una porta per l’emancipazione, il mio provino davanti a milioni di persone. Dopo ho potuto camminare da sola, sperimentare. La corona devi restituirla: ne ho fatta una copia che conservo in bagno. Mi serviva una testimonianza” e il recente matrimonio con Paolo Carullo: “Alle nozze c’era gente da tanti paesi della Sicilia, stare di nuovo a contatto è bellissimo”.