Televisione

CartaBianca, Mauro Corona è tornato in smoking: “Bianca le ho preso dei fiori, mi è mancato questo rapporto ‘Vianello-Mondaini'”

Dove eravamo rimasti?“, un ritorno citazionista per Mauro Corona che un anno dopo il famoso scontro con Bianca Berlinguer, che gli costò l’allontanamento dalla Rai per le offese sessiste, è nuovamente apparso a “CartaBianca” nella puntata in onda il 21 settembre 2021. Niente magliette con le maniche tagliate, nemmeno una bandana: per il grande incontro lo scrittore ha indossato un impeccabile smoking.

“Dove eravamo rimasti? Non eravamo rimasti tanto bene…”, dice Berlinguer. “Citando Leopardi, ‘passata è la tempesta‘. Chiedo nuovamente scusa a lei e alla Rai. Non lo dico per ruffianeria, ho sbagliato, ho un senso di colpa. Bianca, sono andato qui dietro casa e ho preso dei fiori: glieli porterò di persona a Roma ma finché non passa la tempesta covid sto qui”, ha aggiunto l’alpinista non nascondendo il peso di questo allontanamento: “Mi è mancata Cartabianca, mi è mancato questo rapporto Vianello-Mondaini. In quest’anno ho scalato montagne, ho fatto sculture, sono andato avanti con un libro.”

Berlinguer, visibilmente felice del suo ritorno, lo avvisa: “Questa volta dobbiamo percorrere la retta via, sennò tutto sarebbe irrimediabile a questo punto. Speriamo che tutto vada liscio, non ci saranno prove d’appello”. Il blocco, piuttosto lungo, procede con qualche difficoltà tecnica ma Corona sembra avere le idee chiare anche sul cambio di governo da Conte a Draghi: “Dovessi scegliere, sceglierei il governo di oggi. Mi ricordo i decreti di Conte e mi viene la malinconia. Preferisco il governo Draghi ma lo attenzionerò, lui mi sembra un galantuomo.”

Il ritorno dello scrittore nel talk di Rai3 è stato promosso dal pubblico, la puntata di ieri ha infatti ottenuto 997.000 spettatori con il 5,5% di share, segnando l’1,5% in più rispetto a sette giorni fa, permettendo alla Berlinguer di superare Rete 4 e “Fuori dal Coro” (809.000 e il 5,3%) e di tenere testa a Giovanni Floris e al suo “DiMartedì” (1.011.000 con il 5,5%).