Televisione

Star in the Star, Mediaset pronta a querelare la società di produzione Banijay per truffa: l’ultimatum di Pier Silvio Berlusconi

La situazione si risolverà alla seconda puntata o il caso "Star in the Star" finirà in tribunale?

Venerdì mattina alle 10 l’Auditel aveva fornito la sua sentenza: solo 1.947.000 telespettatori e l’11% di share. Un risultato impietoso per il debutto su Canale 5 di “Star in the Star”, il nuovo show di Canale 5 condotto da Ilary Blasi con in giuria Marcella Bella, Andrea Pucci e Claudio Amendola. Un titolo accompagnato dalle polemiche nelle settimane precedenti per la somiglianza del format a due titoli Rai di successo: “Tale e Quale Show” e “Il Cantante Mascherato“.

Arriva ora l’ennesimo colpo di scena: Mediaset minaccia querele contro la società di produzione Banijay guidata dai fratelli Bassetti. La notizia è stata anticipata dal sito Dagospia che fa sapere che i due dirigenti avrebbero ricevuto una durissima lettera di diffida sabato scorso, inviata da Pier Silvio Berlusconi furibondo dopo l’esordio. Un messaggio molto chiaro: o la prossima puntata cambierà radicalmente o l’azienda di Cologno Monzese procederà con richiesta danni e querela.

I motivi? Nulla a che vedere con le polemiche della vigilia, nemmeno con giuria e conduzione, ma il cuore dell’idea disattesa rispetto al contatto di appalto: “Tanto che la parola chiave della diffida è ‘truffa’, avete letto bene: il pubblico è stato truffato, secondo Pier Silvio Berlusconi, perché il punto forte del programma era l’assoluta somiglianza tra il personaggio sul palco e la leggenda musicale interpretata. Il pubblico a casa doveva chiedersi: ‘Ma non sarà davvero Elton John? È identico! Ma come hanno fatto?'”, si legge su Dagospia.

E in effetti il programma in onda ha mostrato sul palco esibizioni molto deboli e con artisti alle prese con trucco e parrucco poco somiglianti, più vicini al “museo delle cere”. La situazione si risolverà alla seconda puntata o il casoStar in the Star” finirà in tribunale?