Economia

Alitalia, parte la gara per la cessione del marchio: il prezzo base è 290 milioni. Offerte fino al 4 ottobre

Qualora non fossero presentate offerte conformi, i commissari avvieranno una seconda fase durante la quale potranno essere proposte anche cifre inferiori. Se anche il secondo tentativo fallisse, "procederanno alla cessione del brand senza vincoli procedurali nei confronti dell’operatore economico da essi individuato"

Parte la gara per la cessione al miglior offerente del brand Alitalia. La società in amministrazione straordinaria ha pubblicato su diversi quotidiani italiani e sul Financial Times l’invito agli interessati. “Nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia Sai, i commissari straordinari intendono procedere alla cessione del brand ‘Alitalia”, si legge nell’avviso in cui i commissari invitano i soggetti interessati a formulare la propria offerta. La versione integrale dell’invito, con modalità, termini e condizioni è pubblicata sul sito web www.amministrazionestraordinariaalitaliasai.com. Intanto manca meno di un mese al 15 ottobre, la data prevista per l’avvio dei voli di Ita, che potrà partecipare alla procedura per aggiudicarsi il marchio.

Possono presentare richiesta di ammissione alla Data Room “imprese individuali o in forma societaria di qualsiasi nazionalità, in possesso di un patrimonio netto alla data di presentazione della Richiesta di Ammissione non inferiore a 200 milioni di euro e titolari di licenze di esercizio di trasporto aereo o di certificazioni di operatore aereo”. Il prezzo a base di gara è di 290 milioni più Iva e oneri.

Nella prima fase di aggiudicazione saranno ammesse soltanto offerte vincolanti uguali o superiori. Qualora non fossero presentate offerte conformi, i commissari avvieranno una seconda fase durante la quale potranno essere proposte anche cifre inferiori. Se anche il secondo tentativo fallisse, “procederanno alla cessione del brand senza vincoli procedurali nei confronti dell’operatore economico da essi individuato”. Gli esiti saranno sottoposti al Ministero dello Sviluppo Economico e diventeranno efficaci e definitivi solo successivamente al rilascio della sua autorizzazione.

In caso di aggiudicazione, il concorrente dovrà impegnarsi “a non utilizzare il brand in modo contrario alla legge o all’ordine pubblico e, in ogni caso, a non utilizzare il brand per attività ovvero per forme di comunicazione che possano recare pregiudizio all’immagine di un qualunque Stato membro dell’Unione Europea, in ambito economico, culturale, turistico e trasportistico”. E anche dovrà presentare, insieme all’offerta vincolante, un “deposito cauzionale” pari a 40 milioni.

Il termine per la presentazione delle richieste di ammissione alla data room sono le 24 del 30 settembre 2021. Per le prime offerte vincolanti c’è tempo fino alle 14 (ora italiana) del 4 ottobre. Le offerte di rilanci andranno presentate dai soggetti invitati “entro 2 giorni dalla ricezione della apposita lettera di procedura con la richiesta delle stesse” e “ciascuna offerta di rilancio dovrà prevedere un miglioramento della migliore offerta vincolante presentata non inferiore a 10 milioni di euro”.

Il brand sarà reso disponibile all’aggiudicatario entro il 31 dicembre 2021. I commissari straordinari anche dopo la cessione potranno, “nelle proprie attività e fino alla chiusura della procedura di amministrazione straordinaria”, “utilizzare la denominazione ‘Alitalia in amministrazione straordinaria’ (non il logo)” per le loro attività e per quelle di Alitalia Handling e Alitalia Maintenance. Anche la società Alitalia Loyalty potrà “mantenere il termine ‘Alitalia’ nella denominazione sociale e nei prodotti correlati al programma di fidelizzazione da essa gestito sino al 30 giugno 2022”.