Calcio

Cori sessisti allo stadio di Genova: un messaggio per chi parla di goliardia

In questi giorni sta girando su internet un video girato nel settore ospiti del Luigi Ferraris di Genova. Protagonisti sono i tifosi interisti in trasferta, prima della partita di domenica scorsa con la Samp. Nel filmato, che non linkiamo per non dare ulteriore visibilità, i tifosi ospiti rivolgono all’addetta del campo della Samp una serie di cori – con tanto di battimani e accompagnamento al tamburo – pieni di allusioni sessuali più o meno velate. La scena avviene durante le fasi di rifinitura del manto erboso di Marassi.

Ci ritroviamo a scriverne per puntualizzare un paio di cose che ci sembrano doverose:

1. Non è goliardia. Quando il branco – composto in prevalenza da maschi – si mette a sessualizzare il corpo di una donna, che sta peraltro anche lavorando, non è goliardia, non c’è niente da ridere, si tratta di bullismo bello e buono e fa schifo. Il fatto che la ragazza rivolga un paio di sguardi e/o sorrisi al settore ospiti non sposta di una virgola la questione;

2. “Dentro uno stadio si è fatto anche di peggio” non è una giustificazione. È sicuramente vera come affermazione ma non vale come scusante per nessuno. Se un determinato ambiente è razzista/misogino/omofobo bisogna fare di tutto per cambiarlo, non lasciarsi trasportare dal torrente di schifo;

3. I gruppi organizzati dell’Inter hanno un’arcinota vicinanza a gruppi di estrema destra attivi sul territorio. Ovviamente questa è un’aggravante, non una giustificazione. Lo ricordiamo semplicemente come monito preventivo per i citatori a sproposito di Voltaire, che inevitabilmente difenderanno il diritto all’ironia dei battutisti in trasferta – state difendendo il diritto di parola di Blood&Honor;

4. Il politicamente corretto non c’entra una mazza;

5. E ultimo. “Non tutti gli uomini”, “non tutti i tifosi in trasferta” e “non tutti gli interisti”. Sicuramente è vero, lo sappiamo, grazie. Cerchiamo di andare oltre le nostre code di paglia (“nostre” perché anche il nostro collettivo è composto da maschi) e dare al sessismo nel mondo del calcio la giusta rilevanza.