Elezioni 2021

Sondaggi: a Milano Sala può vincere al primo turno, ma il 47% è indeciso o si astiene. A Torino testa a testa Damilano-Lo Russo

Secondo Youtrend per il gruppo Gedi, il primo cittadino uscente ha la possibilità di evitare il secondo turno. Mentre nel capoluogo del Piemonte, secondo Ipsos, il candidato del centrosinistra può superare l'avversario in caso di ballottaggio

A Milano Beppe Sala vincitore al primo turno, ma con un 47 per cento di indecisi. A Torino testa a testa, ma con il centrodestra in vantaggio. È questa la fotografia degli ultimi due sondaggi per le elezioni amministrative nei capoluoghi di Lombardia e Piemonte che si terranno il 3-4 ottobre prossimi.

La prima rivelazione è quella di Youtrend per i giornali del gruppo Gedi secondo cui il sindaco uscente e sostenuto dal centrosinistra avrebbe il 51,4 per cento dei consensi. Per lo sfidante del centrodestra Luca Bernardo sono al momento 37,2%, mentre Layla Pavone (candidata M5s) è al 4,6%. Molto ampia la percentuale di indecisi\astenuti al 47 per cento. Anche in caso di ballottaggio non si prevedono sorprese: Sala otterrebbe il 64,2% delle preferenze e Bernardo dietro con il 35%. Per quanto riguarda il voto alle liste: la coalizione di centrosinistra raggiunge il 50% (Pd al 27,6%), mentre il centrodestra avrebbe il 36,6% dei voti. Per quanto riguarda i partiti a destra: la Lega è avanti con il 14,1%, ma Fdi insegue con l’11,3% e Fi al 7,9%. Il M5s è dato invece al 4,4%.

Per quanto riguarda Torino invece, la rilevazione è di Ipsos per il Corriere della Sera. Qui Paolo Damilano, candidato del centrodestra, raggiunge il 42 per cento delle preferenze. Mentre l’avversario Pd Stefano Lo Russo il 39%. La candidata M5s Valentina Sganga è al 9,5%. Gli indecisi in questo caso son il 27%. Secondo l’istituto diretto da Nando Pagnoncelli, i due candidati sono molto vicini e la vera sfida sarà al ballottaggio per decidere chi prenderà il posto di Chiara Appendino. In caso di secondo turno, è in vantaggio il candidato del centrosinistra con il 52% dei consensi contro il 48. Ma senza dimenticare che c’è un 45% degli elettori intervistati che “non sa e non indica”. Per quanto riguarda le liste: la coalizione di centrosinistra è al 38,8% (Pd al 31,2%), mentre quella del centrodestra al 43% (Lega al 20%, Fdi al 9,5% e Fi al 9,2%). La lista Sganga è invece al 9,9% (M5s all’8,9% ed Europa Verde all’1%).