Diritti

Referendum cannabis, 100mila sottoscrizioni nel giro di 24 ore. Cappato: “Ammazza che roba”. E pure Beppe Grillo invita a firmare

Il referendum è promosso dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione ed è sostenuto da +Europa, Possibile, Sinistra Italiana, Radicali italiani. Entro il 30 settembre dovranno essere raccolte 500mila firme

Il referendum per la depenalizzazione della cannabis ha raggiunto le 100mila firme nel giro di 24 ore. Ne dà notizia Marco Cappato con un tweet. “Commento politico: ammazza che roba strepitosa – scrive Cappato – Commento organizzativo: firmate su http://referendumcannabis.it, ma anche DONATE perché a noi dell’associazione Coscioni ogni firma costa 1 euro!”. “Un risultato straordinario ma non sorprendente – commenta Marco Perduca, presidente del comitato promotore – La firma digitale ha finalmente dato un senso anche politico ai social. E proprio sui social la cannabis è conosciuta e apprezzata tanto quanto se ne criticano le proibizioni”.

La raccolta firme è stata rilanciata anche da Beppe Grillo, con un post su twitter in cui il garante dei 5 stelle scrive: “Al via il Referendum per depenalizzare la #Cannabis in Italia e aprire la strada alla legalizzazione. Servono 500mila firme entro il 30 settembre 2021. Firmate e fare firmare”.

Riccardo Magi, deputato di +Europa e componente del comitato promotore, aggiunge: “Gli italiani stanno dimostrando di voler cogliere una preziosissima occasione di partecipazione, di dibattito e di riforma. Oggi, come sempre, i referendum sono anche lotta per le regole e per l’informazione ai cittadini. Come promotori chiediamo che questo referendum non subisca discriminazioni per quanto riguarda i termini di tempo per il deposito delle firme”.

Il referendum è promosso dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione ed è sostenuto da +Europa, Possibile, Sinistra Italiana, Radicali italiani. Entro il 30 settembre dovranno essere raccolte 500mila firme. L’adesione può avvenire solo online grazie alle firme digitali, i cui effetti si sono già visti per il quesito sull’eutanasia legale. L’obiettivo è organizzare la consultazione nella prossima primavera.