Cronaca

Covid, la pallavolista Francesca Marcon: “Pericardite dopo vaccino”. L’immunologo Abrignani: “Solidarietà, ma non può diventare argomento per no vax”

La giocatrice ha pubblicato una story. Il componente del Cts: "Mi sembra di aver capito, l’atleta ricomincerà ad allenarsi il 24 agosto. Se il problema non si fosse risolto non riprenderebbe. La cosa importante è però che casi come questo non inibiscano la vaccinazione. Il vaccino è sempre più vantaggioso".

Una story su Instagram che sta facendo discutere, soprattutto i no vax. La pallavolista Francesca Marcon ha una pericardite e chiede se esiste un risarcimento: “Forse questo mio discorso può risultare un po’ blasfemo, ma mi chiedo: non esiste una forma di risarcimento per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino? Premesso che non sono no vax, ma di fare questo vaccino non sono mai stata convinta e ne ho avuto la conferma. Non so se vi può interessare, ma io ho avuto e ho tutt’ora una pericardite post vaccino. Chi paga il prezzo di tutto questo?”. Molti i commenti: alcuni di solidarietà, altri di no vax, altri ancora di chi chiede quali siano le prove che l’infiammazione cardiaca – che può essere una rara reazione avversa del vaccino a Rna nei più giovani – sia dovuta al vaccino e non altro. La giocatrice non ha potuto partecipare al raduno della sua squadra e in una intervista ha dichiarato che potrebbe dover rispettare un lungo stop.

Sul punto interviene il professor Sergio Abrignani, membro del Cts e immunologo dell’Università Statale di Milano che intervistato dall’Ansa dice: “Massima solidarietà a Francesca Marcon, ma la pericardite post vaccino non può diventare un argomento in mano ai no vax per mettere in dubbio la vaccinazione. Sapevamo che c’era un rischio di pericardite, soprattutto sui giovani under 30 in particolare i maschi – ha aggiunto Abrignani -, ma in una forma molto leggera, risolvibile in poche settimane con il cortisone e a volte anche senza. Tant’è che, come mi sembra di aver capito, l’atleta ricomincerà ad allenarsi il 24 agosto. Se il problema non si fosse risolto non riprenderebbe. La cosa importante è però che casi come questo non inibiscano la vaccinazione – ha concluso l’immunologo -. Il vaccino è sempre più vantaggioso”.