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“Infermiera no-vax iniettava finti vaccini a base di acqua e sali minerali”: 8mila persone richiamate all’hub in Germania

Le false immunizzazioni risalgono al periodo tra il 5 marzo e il 20 aprile 2021 a Roffhausen nella Frisia. Ora le autorità hanno istituito un numero verde e inviato avvisi a tutti quelli che si teme abbiano ricevuto le dosi false: a essere a rischio sono tanti ultrasettantenni

Vaccinati per finta, con delle fiale che contenevano una soluzione salina al posto del vaccino. Lo hanno scoperto più di 8mila persone, molte delle quali anziane, che risiedono nel distretto di Frisia, nella Bassa Sassonia tedesca, e che potrebbero per questo essere costrette a “ri-vaccinarsi” contro il Covid. Secondo le autorità tedesche, la responsabile è un’infermiera no-vax di 40 anni, che ha somministrato le false immunizzazioni tra il 5 marzo e il 20 aprile 2021.

La donna, la cui identità non è nota, aveva l’incarico di preparare le dosi di vaccino e le siringhe nel centro immunizzazione di Roffhausen nella Frisia. L’inchiesta riguardava inizialmente sei casi sospetti, per i quali lei era stata interrogata: lei si era giustificata spiegando di avere rotto una fiala vaccinale e che, per non fare brutta figura con la dirigenza della struttura, l’aveva sostituita con una soluzione di acqua e sali minerali. Gli inquirenti, però, hanno voluto fare ulteriori accertamenti dopo che l’infermiera aveva condiviso sui social diversi messaggi no-vax.

Il suo gesto, motivato “dall’opposizione alla vaccinazione”, ha causato l’allarme tra le autorità locali, che hanno istituito un numero verde e inviato mail e lettere a 8857 persone con lo scopo di convocarle all’hub vaccinale per la corretta somministrazione, specificando che incorrere in “effetti collaterali leggermente più marcati” è comunque più sicuro che rimanere scoperti contro il Covid. Già 2mila persone sono state registrate, ma si teme che il danno causato dall’infermiera no-vax possa rivelarsi più esteso di quanto non lo sia già: a essere a rischio, specificano gli investigatori, potrebbero essere soprattutto gli ultrasettantenni. Intanto, la donna si rifiuta di parlare con gli inquirenti, rendendo più difficile la gestione del caso. “Sono completamente scioccato da questo episodio” ha detto il consigliere locale Sven Ambrosy, che ha commentato l’accaduto su Facebook.