Fatti quotidiani

Fondazione umanitaria Il Fatto Quotidiano, il sostegno dei lettori e il messaggio dell’ad Monteverdi: “Sfida ambiziosa, ce la faremo”

Ho letto che da settembre sarà creata la Fondazione per cercare di migliorare la società in cui viviamo. Ho provato un moto di speranza e di vera gioia, come quando qualcuno ti tende la mano per aiutarti a uscire da una situazione difficile. Per me il Fatto rappresenta una mano tesa ogni giorno, per tenere duro di fronte allo sfacelo che molti politici e quasi tutta l’informazione schierata palesano, per mantenere un sistema di privilegi e di corruttele. Sono stato tra i primi a sottoscrivere l’abbonamento al Fatto e anche in questa occasione vorrei ripetermi ed essere tra i primi a sostenere la nascente Fondazione. Fatemi sapere come aderire.
Francesco Albanese

Cara Monteverdi, la vostra iniziativa mi riempie di gioia. Sono un lettore della prima ora (conservo il primo numero di Padellaro) e pur non pensandola (politicamente parlando) come voi, continuerò a sostenervi perché voi onesti e indipendenti, possiate dare il vostro contributo al miglioramento anche umanitario della società in aggiunta alla libera informazione. In bocca al lupo!
Raffaele Fabbrocino

Voglio esprimere la mia ammirazione nei vostri confronti: la Fondazione che avete annunciato è sicuramente un progetto utile, una sorta di “luce nelle tenebre” in questi tempi bui. Vi auguro il maggior successo, al quale cercherò di contribuire (nei limiti delle mie possibilità). Buona fortuna!
Mauro Chiostri

Ecco perché ritengo il Fatto una diversità nel panorama della informazione. Con l’ultima iniziativa della Fondazione umanitaria ne è la conferma dei valori dalla sua nascita indipendenza, trasparenza, rapporti coi suoi lettori, di cui come socio sostenitore abbonato a Millennium mi pregio di contribuire affinché questa testata abbia un lungo futuro. Buon lavoro a tutti.
Aldo Gardi

Che dire, oltre che grazie? Che siete uno stimolo per coloro che vogliono appartenere a un’Umanità solidale.
Graziano Borniotto

Gentile presidente Monteverdi, accolgo con grande favore e partecipazione l’annuncio della Fondazione! Aggiungo che sono interessato a unirmi come volontario per le iniziative rivolte a favore di chiunque ne abbia bisogno, soprattutto tra le fasce deboli. Mi appassiona aiutare gli indigenti e bisognosi, ma anche l’ambiente. Sono convinto che la dinamite dei cambiamenti climatici stia annientando il mondo. Se è possibile e mi aiutate a individuare come, ne sarò contento e motivato.
Ambrogio Lualdi

Sono abbonato partner plus, vi seguo (quando posso) in ogni dove! Anche in questo caso, mi farò trovare pronto. Bellissima iniziativa quella della Fondazione. Forza, andiamo avanti.
The_doctor

Bravi, bella iniziativa. Sono più che certo che la Fondazione opererà nella massima trasparenza per zittire chi da subito vi getterà fango addosso accostandola ad altre fondazioni, e relativi fondatori, cui niente importa dell’umanità ma molto dell’utilità.
ifonly

Ho cominciato a leggere Il Fatto fin dal primo numero, proveniente dall’esperienza di “avvenimenti” che spero qualcuno ricordi e sono orgoglioso di essere un abbonato. Certamente ci sarà chi proverà a infangare questa fantastica iniziativa, noi abbonati siamo certamente tutti con voi.
Mario

Mentirei se dicessi che non me l’aspettavo. Sono arrivate tantissime email, tantissimi messaggi e tantissimi commenti da parte dei nostri lettori e di chi ci segue, sui social e sul sito per manifestare l’entusiasmo e l’approvazione nei confronti della costituzione della Fondazione Fatto Quotidiano con scopi umanitari. Molte persone ci chiedono come contribuire, e ancora una volta raccogliamo in primis la fiducia della nostra comunità. La Fondazione verrà costituita entro metà settembre e poco dopo, cioè entro la fine dello stesso mese, lanceremo i primi progetti sui quali lavoreremo. Tutti coloro che vorranno sostenerci lo potranno fare su progetti chiari, tangibili e verificabili. L’obiettivo a breve termine è partire, prima possibile; l’obiettivo a lungo termine è parlare con le persone, conoscere sempre meglio il territorio e per questo partirà un tour di incontri apposito. Sceglieremo i progetti grazie a un comitato scientifico e di indirizzo, ma anche grazie alla base sociale con la quale dovremo comunicare sempre di più, perché i bisogni nascono lì. Ogni anno avremo progetti ben definiti sui quali lavorare confrontandoci anche con associazioni di volontariato che già operano egregiamente nel nostro Paese e che potranno ricevere il nostro sostegno. La sfida che ci aspetta è importante e molto ambiziosa, dunque difficile. Ma siccome le nostre intenzioni sono serie e sane, ce la faremo sicuramente. A presto.
Cinzia Monteverdi