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Microsoft Edge, il web browser dice addio alla fastidiosa riproduzione automatica di contenuti multimediali

Presto sul web browser Microsoft Edge arriverà una nuova funzione che finalmente consentirà di non far più partire automaticamente la riproduzione di contenuti multimediali, spesso fastidiosi e fuori posto in molti contesti.

Microsoft sta lavorando a un nuovo strumento per il suo web browser Edge, che consentirà finalmente agli utenti di interrompere la riproduzione automatica dei contenuti multimediali quando sono online: una funzione sicuramente attesa da milioni di persone nel mondo.

In base a una voce della roadmap di Microsoft 365, Microsoft Edge versione 92 includerà infatti la possibilità di modificare la voce predefinita per consentire la riproduzione automatica di supporti nel browser.

“Per aiutarti a mantenere lo stato attivo online, abbiamo modificato l’impostazione predefinita per la riproduzione automatica dei contenuti multimediali in Limita da Consenti, a partire da Microsoft Edge versione 92”, ha osservato Microsoft nelle note sulla versione.

La funzione è elencata come disponibile ora e dovrebbe essere completata entro la fine di luglio 2021. Gli utenti del canale beta di Microsoft Edge vedranno disponibile l’opzione per il nuovo strumento, prima di un’implementazione più ampia.

Microsoft Edge offre attualmente due opzioni per gli utenti per controllare la riproduzione automatica dei contenuti multimediali: “Consenti” (l’impostazione predefinita corrente), in cui tutti i video di un sito Web verranno riprodotti automaticamente con l’audio e “Limite”, in cui i contenuti multimediali non verranno riprodotti automaticamente nei siti visitati in precedenza da un utente. La possibilità di impedire la riproduzione automatica dei media è invece già presente in Google Chrome da qualche tempo.

Intanto, secondo i recenti dati di Statcounter, Edge avrebbe superato Firefox nella classifica dei browser, conquistando così il secondo posto dietro Chrome, seppure a una distanza siderale. Microsoft Edge dovrebbe infatti detenere il 3,4% del mercato dei browser, mentre Firefox sarebbe scivolato al 3,29%.