Cronaca

Salute mentale, controlli dei Nas in strutture di tutta Italia: maltrattamenti, ambienti insalubri e farmaci scaduti in 122 centri di cura

In due strutture di Agrigento e Sassari i pazienti venivano maltrattati e abbandonati a sé stessi, ad Avellino un ambulatorio è stato sequestrato perché non aveva né requisiti né autorizzazioni. E poi centinaia di confezioni di ansiolitici scaduti, trovate in otto strutture dov'erano mischiati con quelli ancora buoni

Maltrattamenti, abbandono dei pazienti e farmaci scaduti. Sono solo alcune delle violazioni che il Comando Carabinieri per la tutela della salute ha riscontrato in una vasta operazione di controllo nei centri e di cura, riabilitazione e trattamento sanitario di tutta Italia. Su 536 strutture adibite a ricovero di pazienti sofferenti di disabilità e disagi mentali e psichici, 122 (il 22%) presentavano irregolarità anche gravi. In due strutture di Agrigento e Sassari gli ospiti erano maltrattati e abbandonati a se stessi. Ad Avellino, invece, un ambulatorio di salute mentale è stato sequestrato perché non aveva né requisiti né autorizzazioni. Centinaia di confezioni di ansiolitici scaduti sono state rinvenute in otto strutture, dove i farmaci da buttare erano spesso mischiati con quelli ancora buoni e destinati alle persone in cura.

La delicata indagine è stata mossa da “recenti episodi di cronaca che hanno riproposto l’importanza di una corretta gestione della salute mentale e della tutela delle fasce più deboli”, spiegano gli ex Nas. Tra le decine di casi che ogni settimanasono riportati dai giornali, appena il 12 luglio scorso in una struttura di cura per minori disabili di Varese sono stati arrestati sette educatori per maltrattamenti e violenze. Dai controlli sono emersi anche altri tipi di violazioni, che in almeno 11 strutture riguardavano la sicurezza sul lavoro e la mancanza di misure di contenimento del Covid. Quasi un centinaio di edifici, poi, erano strutturalmente inadeguati, con spazi insalubri e servizi igienici malfunzionanti e indistinti per sesso. Riscontrati, inoltre, anche piani riabilitativi mancanti, progetti di rieducazione assenti e alimenti mal conservati presso cucine carenti dal punto di vista igienico sanitario. Le verifiche hanno prodotto 141 sanzioni penali ed amministrative, per un ammontare complessivo di 62mila euro.