Politica

Ddl Zan, Cirinnà: “Coi voti di Renzi la legge passa”. E il renziano Faraone insiste: “Rischio è fare come coi 101 franchi-tiratori di Prodi”

Il 13 luglio è calendarizzato il ddl Zan in Senato. Per Monica Cirinnà, senatrice del Partito democratico, questo è “risultato fondamentale, perché dimostra che con il senso di responsabilità di tutti, i numeri ci sono“. La mediazione proposta da Ostellari? “Ci vuole coraggio a chiamarla ‘mediazione’. È la demolizione del testo Zan. La Lega non vuole questa legge e con loro non si può trattare” commenta la senatrice dem, che spiega inoltre, la differenza sostanziale tra il testo Zan e quello Scalfarotto perché quest’ultimo “non protegge attraverso l’inserzione della frase ‘identità di genere’ le persone trans”.

Ora col voto in Aula a Palazzo Madama che si avvicina già aleggia lo spetto dei voti segreti. “Centrosinistra dice ci sono i nostri voti la legge Zan verrà approvata? Sono le stesse persone che quando si candidò Prodi al Quirinale e poi ci furono 101 franchi tiratori. Sui franchi tiratori non può garantire nessuno”afferma Davide Faraone, capogruppo di Italia viva al Senato. A cui Cirinnà replica: “Faraone gioca a poker con delle carte false. Se IV vota compitamente i numeri per approvare il ddl Zan. ci sono, se poi invece, vanno a cercare consenso altrove lo dovranno spiegare – e conclude – qui parliamo di crimini d’odio e non di fuffa, difendiamo le persone che ne hanno bisogno”.