Cronaca

Stagionali in nero e sottopagati, ma il turismo è in salute: ad agosto tutto pieno, per luglio difficile trovare posto. Anche se molti hanno aumentato i prezzi

Ilfattoquotidiano.it ha contattato cinquanta tra alberghi, stabilimenti balneari e B&B in dieci località turistiche della Penisola: Marina di Massa, Noto-Marzamemi, Ischia, Isola d'Elba, Tropea, Cinque Terre, Salento, Senigallia, Jesolo e Costa Smeralda. Le stanze triple e quadruple sono le più gettonate e qualche hotel registra il tutto esaurito anche a luglio. Alcuni lidi sono già completi o non accettano più prenotazioni. Le tariffe? C'è chi ammette rincari "per rimediare alle perdite della scorsa stagione" e chi racconta che quest'anno sono tornati ai livelli precedenti, dopo una fiammata nell'anno del lockdown

No, l’estate 2021 per il turismo italiano non è tutta da buttare. D’altronde neppure quella del Covid era andata così male, con una percentuale di presenze italiane pari a oltre l’86% di quelle registrate nel 2019. E nell’anno del vaccino non può di certo andare peggio. Nonostante aumenti dichiarati dei prezzi, per alberghi e stabilimenti balneari si prevedono un luglio pieno e un agosto pienissimo. Ilfattoquotidiano.it ha contattato cinquanta, tra hotel a tre stelle, lidi e B&B in dieci località turistiche della Penisola (Marina di Massa, Noto-Marzamemi, Ischia, Isola d’Elba, Tropea, Cinque Terre, Salento, Senigallia, Jesolo e Costa Smeralda) per verificare se davvero il settore stia attraversando un “contesto post-emergenziale complicato, come sostengono gli addetti ai lavori. E in quale contesto si inseriscano le condizioni di sfruttamento dei lavoratori documentate dalla videoinchiesta de ilfattoquotidiano.it sugli stagionali (PRIMA PUNTATA/SECONDA PUNTATA). Risultato: se per luglio è ancora possibile trovare qualche disponibilità lungo le coste italiane, agosto registra il quasi tutto esaurito ovunque. I prezzi? Molti non hanno difficoltà ad ammettere di averli aumentati, come risulta da una recente analisi dell‘Istituto ricerche consumo ambiente e formazione (Ircaf) che ha registrato rincari medi del 13,9% per il noleggio di un ombrellone con lettini.

Poca disponibilità – “Ultime camere”. “Ancora abbastanza libero per luglio, ma più difficile per agosto”. “E’ quasi tutto pieno”. Cercando una sistemazione per l’estate ci si sente rispondere così. Le stanze triple e quadruple sono le più gettonate e qualcuno registra il tutto esaurito anche a luglio. L’ipotesi di una “stagione positiva” avanzata da Federalberghi trova dunque conferma nella maggior parte delle strutture ricettive contattate. Non è difficile imbattersi in qualche lido a Senigallia che è già al completo per tutta l’estate. Mentre in Salento alcuni gestori non accettano più prenotazioni, né per luglio né per agosto, perché preferiscono vendere giornalmente i pochi posti spiaggia rimasti. Come spiega il titolare di un bagno a Marina di Massa sul litorale toscano, la poca disponibilità di agosto è data dal fatto che tutti finiscono per prenotare la stagione intera, anche se magari non usufruiscono della postazione al mare tutti i giorni, pagando comunque un ombrellone e due lettini tra i 280 e i 300 euro per 15 giorni. Il tutto nelle ultime file, a più di 20 metri dalla riva.

Prezzi più alti “Abbiamo aumentato i costi – dice un albergatore di Noto – per rimediare alle perdite della scorsa stagione e a quelle previste per quest’anno”. Gli fa eco il titolare di una struttura alle Cinque Terre che ammette di aver maggiorato i prezzi, anche se di appena 5 euro, a causa “dell’aumento delle spese”. Ma sono anche tanti gli albergatori che hanno scelto di lasciare invariate le tariffe o di applicare sconti mirati in base alle singole esigenze. Qualcun altro, invece, racconta di aver abbassato i prezzi nel 2020 per incentivare il turismo, ma di averli riportati alla normalità per l’estate 2021. Tra chi rincara e chi no, c’è anche chi può permettersi di raddoppiare l’offerta: è il caso del gestore di un residence nel Salento che è passato dai 20 bungalow del 2020 ai 40 di quest’anno. “Ed è quasi tutto pieno”, sottolinea.

“Noi non abbiamo aumentato il prezzo degli ombrelloni – sostiene invece il titolare di uno stabilimento a Marina di Massa – anche se, a causa delle norme anti-Covid, abbiamo dovuto diminuire del 50% le postazioni, finendo per avere le cabine piene di materiale non utilizzato“. Sulla stessa linea un collega del Salento che afferma: “Nessun aumento dei prezzi, ma solo un anticipo dell’inizio dell’alta stagione“. Qui, un ombrellone e due lettini costano in media 430 euro per le prime due settimane di luglio, ma si arriva ai 470 tra luglio e agosto. Sempre sulla costa toscana, una notte in albergo a tre stelle per due adulti e un bambino di 9 anni dal 1 al 15 luglio costa in media 180 euro. Sul mare di Noto, in provincia di Siracusa, per la stessa richiesta si va dai 90 ai 120. Qui un ombrellone e due sdraio, ad agosto, possono arrivare a costare anche 55 euro al giorno. D’altronde, si tratta di una delle spiagge più belle del Mediterraneo. Sul lungomare di Jesolo, invece, c’è chi propone il pacchetto completo di camera, colazione, posto auto e postazione in spiaggia per 15 giorni per un totale che supera di poco i 2mila euro.

Sardegna, Ischia e Salento – Non sorprende che tra le mete più care ci siano il Sud Italia e le isole. In Sardegna, a Santa Teresa di Gallura in particolare, si fa fatica ad incastrare le disponibilità. Qui, una camera con colazione per due persone e un bambino ha un costo di circa 2.300 euro per 14 notti. In Salento, ad agosto, una famiglia con due bambini può arrivare a spendere fino 3.980 euro per una suite familiare con colazione. Ischia, poi, rimane fra le mete più elitarie: una mezza pensione per due adulti e un bambino, con accesso alla pedana riservata per il mare costa non meno di 3.670 euro, ma anche qui è il caso di scordarsi di agosto. Con meno della stessa cifra a Senigallia si può soggiornare in un’ampia camera, mezza pensione con bevande incluse e posto spiaggia.

Hotel – Insieme alla località marchigiana, Jesolo figura tra le meno care. Qui, una coppia può usufruire di una camera con colazione e postazione in spiaggia inclusa per un totale che si aggira intorno ai 1.500 euro. Lo stesso costo di una semplice camera per due persone alle Cinque Terre. In media, invece, trascorrere quindici giorni a Marina di Massa costa circa 1.800 euro per due persone. Quasi la metà di quanti ne spenderebbe una coppia con un bambino negli stessi giorni all’Isola d’Elba, ma poco meno di quanti ne costa la Costa degli dei di Tropea, in Calabria.

Lidi – Sulla costa calabrese, affittare per 15 giorni un ombrellone e due sdraio costa dai 30 euro di luglio ai 40 di agosto. Lo stesso servizio sulla riviera toscana costa dai 25 ai 30 euro, anche se in entrambi i casi è praticamente impossibile trovare un spazio ad agosto. Un po’ meno di 20 euro se si prenota, invece, per un lungo periodo a Senigallia. In Sicilia, nella gettonata spiaggia di San Lorenzo, la cifra raddoppia per una qualsiasi giornata di luglio e quasi triplica ad agosto, facendo segnare punte di 55 euro nella settimana di Ferragosto.

B&B – Si spende un po’ meno se si preferisce soggiornare presso affittacamere o Bed & Breakfast. Utilizzando queste strutture, una famiglia con un bambino può prenotare un alloggio in Sardegna al prezzo di una camera per due persone in un hotel a tre stelle della stessa zona. Se gli hotel spesso applicano un piccolo sconto se si prenota senza intermediari, non ci può aspettare però lo stesso trattamento da B&B e affittacamere. Sull’Isola d’Elba si può addirittura prenotare un’intera casa vacanze al prezzo di 2.149 euro per tre persone a luglio, contro i più di 3mila euro per un soggiorno in hotel.