Televisione

La Gialappa’s: “La Rai non ci chiama più. Gli Europei con The Jackal? Si accontentano delle imitazioni, va bene così”

"Siamo nati con le radiocronache comiche nel 1986 e avevamo voglia di continuare. Dato che non abbiamo ricevuto offerte da nessuno abbiamo fatto il nostro programmi su Twitch", spiegano in un'intervista rilasciata al Messaggero dove non manca una stoccata alla Rai: "Non sappiamo cosa possiamo aver fatto alla Rai, non conosciamo il motivo del perché non ci chiamano più..."

Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci: per tutti la Gialappa’s Band. L’amatissimo trio comico, fino a qualche settimana fa nel cast fisso de Le Iene, è sbarcato su Rds Next, l’emittente social per millennials di Rds, e su Twitch (social del gruppo Amazon) per commentare le partite di Euro 2020. Radiocronache cult realizzate con un gruppo di colleghi: dal Mago Forest al duo Ale e Franz, da Edoardo Ferrario a Michela Giraud.

“Siamo nati con le radiocronache comiche nel 1986 e avevamo voglia di continuare. Dato che non abbiamo ricevuto offerte da nessuno abbiamo fatto il nostro programma qui su Twitch”, spiegano in un’intervista rilasciata al Messaggero dove non manca una stoccata alla Rai: “Non sappiamo cosa possiamo aver fatto alla Rai, non conosciamo il motivo del perché non ci chiamano più. Forse pensano che costiamo troppo. Noi non abbiamo un agente che va in giro a chiedere per noi, facciamo da soli. E poi il futuro non è la tv, la tv sta morendo. Non lo diciamo perché non abbiamo ricevuto proposte. Abbiamo figli anche noi: i giovani la tv non la guardano. Non gliene frega niente.”

Proprio a Viale Mazzini in tema Europei hanno deciso di puntare sui The Jackal in onda RaiPlay: “Se qualcuno si accontenta delle imitazioni, va bene così. Noi ci comportiamo di conseguenza, ce ne andiamo su Twitch. Il futuro? Twitch è di Amazon, vediamo. Per ora ci divertiamo e sperimentiamo spazi nuovi. Cerchiamo nuovi orizzonti, i mezzi tradizionali sono moribondi. E non hanno voglia di spendere se non per le solite persone.”

E questa volta la Gialappa’s non figura solo in voce: “Siamo dei deficienti, dovevamo farlo a trent’anni, non a sessanta. La nostra presenza in tv non era necessaria, non serviva. Qua ci può stare, spero non disturbi. L’unica differenza è che non mettiamo più i piedi sul tavolo mentre lavoriamo.”