Televisione

Denise Pipitone, il duro sfogo di Piera Maggio a Chi l’ha visto: “Non è bello sentirmi dire davanti alla tv ‘Denise è mamma’”

“Io capisco la buona fede di tutti, però io invito alla cautela, alla calma” è l'invito della mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa diciassette anni fa da Mazara Del Vallo. Negli ultimi giorni l'attenzione mediatica si era spostata sulle dichiarazioni di Maria Angioni, l'ex pm che ha indagato sul caso

Duro sfogo di Piera Maggio a “Chi l’ha visto?”. “Io capisco la buona fede di tutti, però io invito alla cautela, alla calma” è l’invito della mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa diciassette anni fa da Mazara Del Vallo. Negli ultimi giorni l’attenzione mediatica si era spostata sulle dichiarazioni di Maria Angioni, l’ex pm che ha indagato sul caso: “Ho la personale certezza che Denise sia viva e sia diventata mamma”, aveva detto a “Storie Italiane”, facendo saltare dalla sedia i genitori della bambina. Una notizia, questa, presto smentita.

“Cerchiamo di non fare confusione in rete. Cerchiamo di non fare allarmismi. Non è bello sentirmi dire davanti alla tv ‘Denise è mamma’ e tutte queste cose. Un po’ di rispetto”, è lo sfogo andato in onda ieri sera nella trasmissione condotta da Federica Sciarelli. La mamma di Denise ha chiesto massima cautela: “Io capisco la buona volontà, capisco la buona fede, però un po’ di rispetto per noi genitori. Ciò non significa che le segnalazioni non devono essere fatte, ciò non significa che gli avvistamenti non devono essere segnalati. Prima di esporsi così davanti alle telecamere in modo plateale, chiediamo degli accertamenti e verifichiamo se siamo sulla strada giusta. Altrimenti creiamo solo confusione anche in noi genitori. Saltare dalla sedia così non è tanto bello. Meno male, veramente, che abbiamo intrapreso la strada della cautela e della riservatezza più assoluta. Vorrei che questo venga rispettato anche da altri”.

La trasmissione ha intervistato anche Maria Angioni, l’ex pm del caso che negli ultimi tempi compare spesso nei salotti televisivi per dire la sua sulla vicenda. “Non ha pensato per un attimo ai genitori di Denise? Che sarebbero potuti rimanere shockati?”, l’ha incalzata l’inviata. Ma l’ex pm non si è scomposta: “Lei sta muovendo dei rimproveri? A cosa serve questo? Non serve a niente. Io ho pensato che non si possano aspettare altri 17 anni. Ho fatto una serie di valutazioni e ho ritenuto che fosse utile comunicare quello che era il mio personale convincimento su alcune situazioni (…) In futuro non parlerò più, è un periodo di riflessione e studio. Non c’è più niente di utile in quello che posso dire o fare”. Il punto di vista della mamma di Denise, tuttavia, non cambia: “Credo nella buona fede della dottoressa Angioni, in quello ci credo. Però la dottoressa deve sapere che io ho visto tante bambine somiglianti a Denise. Bambine che in una foto erano estremamente somiglianti, e in altre foto no. Voglio dire di mantenere la cautela su questo. Quando una segnalazione arriva da una persona come la dottoressa Angioni ha un valore diverso rispetto a quella di una normale cittadina. Il valore prende una forma più corposa se detto da un magistrato che ha lavorato all’indagine di Denise. Noi siamo i primi che cerchiamo di Denise. Per noi è come se fosse ieri il rapimento di Denise. Siamo i primi a volere la verità e a volere che tutto finisca dall’oggi al domani. Se io chiedo cautela è anche per attutire quell’ulteriore dolore che ci viene infondato addosso in modo così forte”.

Piera Maggio ha voluto dire la sua anche su un servizio trasmesso da una trasmissione televisiva nel quale sono state fatte ascoltare delle intercettazioni della famiglia della mamma di Denise. “In questi giorni in una trasmissione sono stati toccati quelli che sono gli ambienti all’interno della famiglia Maggio, soprattutto i miei familiari. Sono state fatte sentire delle intercettazioni, alcune ambientali, dove noi ci rivolgiamo a un nostro ex parente. In quelle intercettazioni noi eravamo incalzati, eravamo microfonati ed eravamo consenzienti di quello che facevamo, e cioè incalzare quella persona a dire molto di più”. L’appello finale è anche per il popolo della rete: “Non si fanno certi servizi per sporcare le persone, Federica. Non si devono fare certe cose. Qui dobbiamo fare l’interesse dell’indagine e dobbiamo fare soprattutto l’interesse di Denise per ritrovarla. Voi giornalisti siete utili, molto utili. Ringrazio ognuno di voi, senza distinzione di rete. Ringrazio tutti coloro che si stanno adoperando per ritrovare mia figlia. Ringrazio tutti i cittadini comuni che ci aiutano a far sì che le immagine di Denise vengano veicolate. Ma signori che state in rete, limitatevi a diffondere foto di persone che nulla a che vedere di Denise. Su TikTok non cercate di fare delle trasformazioni di persone con Denise. Per favore non creare account falsi. Cercate di attenervi alle giuste regole per esserci d’aiuto”. Un appello che speriamo arrivi a chi di dovere.