Lobby

Carlo Bonomi licenzia anche Fabrizio Palenzona che, dopo 18 anni, lascia la presidenza di Aiscat sbattendo la porta

Il presidente di Confindustria sollecita Palenzona all'uscita facendo presente che per le associate sono previsti al massimo due rinnovi. Il presidente di Aiscat non apprezza i modi e si infuria. Si consola con le numerose altre cariche che ancora ricopre in Prelios, Assaerporti, Conftrasporti e Confcommercio

L’uomo dalle mille poltrone, da ieri ne ha una in meno. Fabrizio Palenzona ha lasciato la presidenza dell’Aiscat, l’associazione che riunisce i concessionari autostradali, sbattendo la porta. L’addio è avvenuto dopo che Carlo Bonomi, presidente di Confindustria di cui Aiscat fa parte, ha fatto presente a Palenzona che era tempo di levare le tende, minacciando addirittura il commissariamento dell’associazione. La poltrona è occupata da 18 anni e, almeno in teoria, le cariche nelle associate confindustriali dovrebbero rinnovarsi al massimo per due mandati. Nel 2018 Palenzona sembrava pronto a lasciare ma poi il crollo del ponte Morandi suggerì al presidente, fiduciario della famiglia Benetton, che forse non era il momento migliore per abbandonare. Se si considera il curriculum di Palenzona l’invito di Bonomi appare però quasi delitto di lesa maestà. L’ex presidente Aiscat è figura ubiqua dell’Italia degli ultimi trent’anni, tra finanza, industria, concessionari e politica.

Tuttora è vice presidente di Confcommercio, presidente onorario di Conftrasporti, presidente di Assaeroporti, oltre che di Fai service. E ancora…è presidente di Prelios spa (ex Pirelli real estate), comanda ancora, senza apparire, in Fondazione Cassa Risparmio di Torino, che possiede l’1,6% di Unicredit e il 5,5% di Atlantia. Perché una delle tante vite di Palenzona è quella del banchiere. E’ stato vicepresidente di Unicredit e membro del consiglio di amministrazione nella Mediobanca di Cuccia e Maranghi. In origine fu la cassa di risparmio di Tortona e in origine furono i Gavio, gestori di autostrade sotto la cui ala Palenzona ha mosso i primi (grandi) passi. Negli anni arriveranno la presidenza di Gemina, di Impregilo, di Aeroporti di Roma. Uscito sempre immacolato da non rarissime disavventure giudiziarie, Palenzona si è avvicinato nel tempo alla famiglia Benetton. Da qui derivano le cariche alla guida degli aeroporti della capitale (in mano ad Atlantia) e la carica di consigliere nella finanziaria della famiglia veneta Schema 28. E’ stato anche sindaco di Tortona e presidente della provincia di Alessandria.