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Cartelle esattoriali, il ministero del Tesoro prepara nuovo stop di un mese alla riscossione: se ne riparlerà a giugno

Ronzulli (Fi): "Bene, ma si deve fare di più: rottamare almeno parte dei 35mila atti esecutivi sospesi"

Cartelle esattoriali e accertamenti fiscali verso un altro mese di stop. Lo ha fatto sapere venerdì sera il ministero dell’Economia e delle finanze precisando che è “in corso di definizione il provvedimento normativo che differirà al 31 maggio 2021, il termine di sospensione delle attività di riscossione, attualmente fissato al 30 aprile 2021 dall’art. 4 del decreto-legge n. 41/2021 (cd. Decreto Sostegni)”.

La sospensione, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 con il Cura Italia, riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.

“La proroga dello stop alle cartelle esattoriali al 31 maggio annunciata dal Mef è una buona notizia per chi non sta lavorando da mesi e deve essere aiutato, non vessato. Abbiamo chiesto e ottenuto questo rinvio, ma bisogna immaginare di fare ancora di più e rottamare almeno parte dei 35mila atti esecutivi sospesi“, ha commentato via Twitter Licia Ronzulli, presidente del gruppo Forza Italia al Senato.