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Justin Bieber con i dread e scoppia la polemica: “Appropriazione culturale”. Lui replica così

L'accusa di appropriazione culturale che cozza con l'ultimo progetto discografico su cui si era espressa anche Bernice, figlia di Martin Luther King

Dopo Adele ora è il turno di Justin Bieber che si è mostrato su Instagram con i dread, facendo infuriare molti utenti. L’accusa è ancora una volta quella di appropriazione culturale. “Ascolta Justin Bieber, non mi importa da quanto tempo io ti segua: questa è appropriazione culturale e non mi piace. In quanto donna di colore ti dico: questo è totalmente offensivo ed inappropriato“, ha scritto un’utente su Twitter. E ancora: “Scusati e tagliati i capelli”. Qualcuno però lo ha difeso: “Lasciate che si pettini come vuole: ognuno è libero di scegliere lo stile di capelli che desidera”. Lui ha replicato scrivendo: “Sono semplicemente i miei capelli, tutto qui“.

Tra l’altro il suo ultimo album, “Justice“, include una traccia chiamata “MLK Interlude”, ovvero due minuti di un discorso di Martin Luther King del 1967 intitolato “But If Not”. La stessa figlia Bernice King aveva condiviso su Twitter il proprio entusiasmo a riguardo, soprattutto dopo che il cantante aveva espresso sostegno per le organizzazioni che si occupano di giustizia sociale, compreso il Martin Luther King Jr. Center. “So che non posso semplicemente risolvere l’ingiustizia facendo musica, ma so che se tutti facciamo la nostra parte usando i nostri doni per servire questo pianeta e il prossimo, saremo molto più vicini all’essere uniti”, aveva scritto su Twitter Justin Bieber poco prima del lancio dell’album.