Politica

Dagli attacchi al no alla sfiducia, la versione di Salvini sul voto su Speranza: ‘Preferirei Sileri al suo posto, ma questa era mozione contro Draghi’

Matteo Salvini tra silenzi imbarazzati e giustificazioni prova a motivare il no alla mozione di sfiducia individuale, targata Fratelli d’Italia, nei confronti del ministro della Salute, Roberto Speranza, votata oggi in Senato. “Non era una mozione contro Speranza ma per mandare a casa Draghi”. Così le critiche rivolte al ministro dall’inizio della pandemia fino alle polemiche sul coprifuoco da parte del leader della Lega, sono d’un tratto lontani ricordi. E incalzato su questo, fuori dal Senato, Salvini replica: “Conto che Arcuri possa essere presto un collega di Speranza e viceversa. Io preferirei tutta la vita Sileri come ministro della Salute” e dopo aver rilanciato la commissione d’inchiesta su quanto fatto dal precedente governo contro la pandemia, Salvini ribadisce: “Se la Lega oggi avesse votato assieme a Fratelli d’Italia sarebbe caduto il governo Draghi. Con 200 miliardi in ballo io faccio saltare il governo per il signor Speranza? No”.