Cronaca

In viaggio solo col tampone negativo, da Roma a Milano i primi treni Covid-free: “Più sicurezza”. E c’è il test gratuito due ore prima della partenza

Per viaggiare è necessario esibire il tampone negativo: solo così si sale sul primo treno Covid-free d’Italia, partito nella mattinata del 16 aprile da Roma Termini e arrivato a Milano. L’iniziativa di Trenitalia mira a creare collegamenti ancora più sicuri, anche in vista della prossima stagione estiva. “Siamo certi che con il treno Covid-free si darà un elemento aggiuntivo di rassicurazione ai viaggiatori, sia emotiva che sanitaria – ha dichiarato l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti – Ma soprattutto sarà utile per spingere la domanda turistica”. A bordo sono applicate tutte le misure sanitarie vigenti: si viaggia con la mascherina obbligatoria, ci sono il distanziamento e la capienza al 50% dei vagoni. Il tampone negativo è un’ulteriore sicurezza, come affermano i passeggeri del primo treno Covid-free: “Abbiamo fatto un viaggio piacevole e con molta meno paura del solito, proprio perché sapevamo che il rischio di prendere il virus a bordo era quasi nullo”, ha dichiarato un ragazzo.

Per ora i treni sperimentali sono due Frecciarossa che viaggiano no-stop da Roma Termini a Milano Centrale, e viceversa, tutti i giorni alle 8:50 e alle 18:00. Per poter salire a bordo il passeggero dovrà presentare una certificazione di negatività al Covid-19, ottenuta tramite un tampone molecolare o antigenico effettuato entro le 48 ore precedenti la partenza. Il passeggero potrà anche decidere di effettuare il tampone gratuitamente e in stazione il giorno stesso della partenza, presso i tendoni della Croce Rossa Italiana (Cri). I centri della Cri sono stati allestiti presso le stazioni di Roma e Milano nell’ambito di un progetto di screening della popolazione. Oltre che dei passeggeri dei treni Covid-free, sono a disposizione di tutti i cittadini che vogliono sottoporsi al test. “Il servizio ci sarà tutti i giorni dalle 8 alle 20, fino all’1 giugno – ha spiegato il direttore sanitario Roberto Raffaele Pepe – Noi volontari siamo preparati ad accogliere 1.300 persone al giorno su quattro postazioni, ma siamo pronti ad aumentarle nel caso ci fosse una maggiore affluenza”.