Cronaca

Lavoratori spettacolo occupano il Globe Theatre di Roma: “Fermi da un anno, siamo al limite. Ora riforma settore”. C’è anche Ascanio Celestini

“Questa mattina abbiamo occupato il Globe Theatre, in continuità con le lotte di tanti lavoratori in Europa, come gesto simbolico”. Così Giorgio Squilloni, attivista e lavoratore dello spettacolo che oggi, insieme ad altri colleghi, ha deciso di occupare il teatro di Villa Borghese, a Roma, dopo oltre un anno di stop dovuto alla pandemia da Covid. “Ci tengo a sottolineare che noi non chiediamo la riapertura dei teatri. La riapertura a giugno scorso è stata una falsa ripartenza. Non vogliamo ripartire alle stesse condizioni di prima. Chiediamo una riforma del settore”, specifica ancora l’attivista. Molti di loro, raccontano, non lavorano da un anno e ora si trovano in difficoltà economiche. “Molti di noi hanno cambiato lavoro, i sussidi sono stati esegui e non regolari – spiega Anna, una lavoratrice dello spettacolo – Siamo in difficoltà. La situazione è al limite. Questo gesto è la dimostrazione giù grande”

Tra loro c’era anche l’attore Ascanio Celestini, che ha specificato: “Non è tanto la mancanza di esibizioni – dice – Non è una questione ‘attorecentrica’. Manca ciò che mancava prima: la ricostruzione del tessuto lavorativo del settore; ma poi manca la programmazione”.