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Spagna, la procura chiede la pena massima per Igor “il russo”. L’accusa: “Agì a sangue freddo”

È accusato dalla giustizia spagnola di aver ucciso nel 2017 l’allevatore José Luis Iranzo e gli agenti della Guardia Civil, Víctor Romero e Víctor Caballero. In Italia è stato condannato in appello all’ergastolo per due omicidi

In Spagna la condanna all’ergastolo non è prevista dal codice penale, ma per Norbert Feher, alias Igor “il russo”, la procura ha chiesto la massima pena. Secondo la pm che si occupa del caso, Feher agì “a sangue freddo”. L’uomo, che in Italia è stato condannato in appello all’ergastolo per due omicidi in EmiliaRomagna, è accusato dalla giustizia spagnola di aver ucciso nel 2017 l’allevatore José Luis Iranzo e gli agenti della Guardia Civil, Víctor Romero e Víctor Caballero. Oggi è iniziato il processo per questi fatti. Appena ieri il serial killer serbo ha mandato cinque agenti penitenziari in ospedale colpendoli con delle piastrelle. Attualmente è detenuto nella prigione di Dueñas, in Castiglia e Leòn.

Davanti al tribunale spagnolo, Feher, che parla in italiano, ha spiegato di avere aperto il fuoco davanti a Iranzo perché pensava che fosse in possesso di un’arma. Lui era nascosto in una casa quando Iranzo si avvicinò insieme ad agenti della Guardia Civil che lo cercavano. In seguito, ha aggiunto in risposta a domande della pm, Igor il Russo ha detto di aver di nuovo aperto fuoco contro Iranzo “senza logica”, mentre questi cercava di fuggire: “Ho sparato e basta”, ha detto.