"A Olesya farò alcune domande per ricostruire la sua infanzia. Insieme ai risultati scientifici che avremo, le risposte della giovane ci aiuteranno a capire se si tratta di Denise o meno", ha annunciato il legale all'Ansa
C’è grande attesa per l’esito del test di confronto del gruppo sanguigno tra quello di Denise Pipitone e Olesya Rostova, la giovane che non solo dice di esser stata rapita da bambina e di essere in cerca della sua famiglia ma assomiglia anche a Piera Maggio, la madre di della bambina scomparsa nel 2004 a Mazzara del Vallo. L’annuncio sarà dato in diretta durante la trasmissione “Lasciali parlare“, in onda sull’emittente russa Primo canale: nel corso della puntata ci sarà anche il primo confronto faccia a faccia tra l’avvocato Giacomo Frazzitta e la giovane ragazza in cerca della propria madre. “A Olesya farò alcune domande per ricostruire la sua infanzia. Insieme ai risultati scientifici che avremo, le risposte della giovane ci aiuteranno a capire se si tratta di Denise o meno“, ha annunciato il legale all’Ansa.
È proprio in quella trasmissione che la giovane ha fatto il suo appello tra le lacrime: Olesya Rostova sarà in studio, mentre l’avvocato Frazzitta sarà collegato in diretta da Marsala. “Al momento non abbiamo ancora avuto la possibilità di un contatto diretto con la giovane – spiega l’avvocato Frazzitta – e martedì sarà la prima volta che questo avverrà, in concomitanza con i risultati del gruppo sanguigno. A Olesya chiederò se ricorda i momenti antecedenti all’ingresso in orfanotrofio e, quindi, capire se le persone che l’hanno tenuta segregata fossero dei rom”.
Determinante in questa vicenda, che ha riacceso i riflettori sul caso di Denise Pipitone, sarà comunque la compatibilità del gruppo sanguigno di Olesya Rostova con quello di Denise: “Soltanto dopo, in caso si accerti la compatibilità, si procederà con il Dna“, dice ancora l’avvocato. Somiglianze e coincidenze arricchiscono questa ulteriore speranza di trovare Denise. Alcune foto mostrano tratti somatici simili tra Olesya, Piera Maggio e Piero Pulizzi, padre naturale della bimba scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo. Numerose anche le coincidenze, a partire dall’età (4 anni) quando le due bambine sono state rapite. “Abbiamo fatto uno studio sul nome Olesya – aggiunge l’avvocato Frazzitta – e nella letteratura ucraina-russa è la protagonista di un romanzo che narra la storia di una giovane nipote che vive con la nonna ed è perseguita dalla comunità rurale fino a quando scompare. È un fatto curioso ma è solo un elemento suggestivo”.