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Federica Pellegrini verso la 5° Olimpiade. Vince i 200 stile libero e si commuove: “Non sono stati mesi facili”

Ha dominato la finale degli Assoluti di Riccione toccando in 1'56''69, due decimi in meno rispetto al limite richiesto per Tokyo (1'56''9). Al termine della gara, ha mostrato il 'cinque' con la mano. Poi, davanti alle telecamere, ha liberato le lacrime

Ha dominato i ‘suoi’ 200 stile libero nella terza giornata degli Assoluti di Riccione, centrando il pass per i Giochi di Tokyo. Federica Pellegrini è pronta a scrivere un’altra pagina di storia e parteciperà alla sua quinta Olimpiade, a 17 anni dall’indimenticabile debutto ad Atene 2004. Allora, all’età di 16 anni, conquistò la medaglia d’argento nei 200 divenendo all’epoca la più giovane atleta italiana a salire su un podio olimpico individuale. L’inizio della leggenda. Nella gara di ieri, la Pellegrini ha dominato la finale toccando in 1’56”69, due decimi in meno rispetto al limite richiesto per Tokyo (1’56”9). Al termine della gara, ha mostrato il ‘cinque’ con la mano. Poi, davanti alle telecamere, ha liberato le lacrime per aver centrato un obiettivo alla sua maniera: lottando e soffrendo con tutto quanto aveva in corpo.

“Non sono stati mesi semplici questi ultimi”, ha commentato l’azzurra, che in autunno ha dovuto affrontare il Covid. “Nuotare questo tempo non è stato facile. C’era tanta rabbia ieri per qual decimo che mancava nei 100 e invece il limite per Tokyo è venuto oggi ed è ancora più bello perché è la mia gara. Sono contenta del tempo, di tutto. Sono in linea con gli altri campionati italiani fatti negli anni scorsi. Adesso si respira molto meglio”, ha aggiunto. “Sono arrivata alla quinta Olimpiade, sono tante e mi viene da piangere un’altra volta”.

Tra gli olimpionici ‘d’acqua’, con il suo quinto pass olimpico Pellegrini raggiunge Giorgio e Tania Cagnotto e Stefano Tempesti. Dopo essere salita sull’ennesimo palcoscenico a cinque cerchi, la Pellegrini potrebbe anche far calare il sipario sulla sua carriera. Ma per quello si vedrà. A Riccione, la 33enne di Spinea ha preceduto Margherita Panziera, seconda in 1’59″52 e Stefania Pirozzi, terza in 2’00″38. A regalare spettacolo anche la finale dei 100 rana, con tre atlete sotto il record italiano e il limite olimpico (1’06″9). A conquistare il titolo, una scatenata Martina Carraro in 1’05″86, tempo che cancella l’1’06″02 siglato agli assoluti invernali di dicembre da Benedetta Pilato. Proprio la tarantina è seconda in 1’06″00 ex aequo con Arianna Castiglioni.

“È stata una giornata difficilissima, molto tesa”, ha raccontato Carraro. Mi giocavo le Olimpiadi e non volevo rinunciarci per nulla al mondo. Sono veramente felice”, ha aggiunto la ligure, che ha firmato la seconda prestazione mondiale dell’anno. “Un tempo così è notevole, sono molto orgogliosa del lavoro che stiamo facendo. Stamattina sono rimasta stupita dal crono nuotato da Arianna ma sono rimasta concentrata sulla mia gara e le mie potenzialità. Non volevo farmi sfuggire questa opportunità”.

E un altro show ha avuto tra i suoi protagonisti Nicolò Martinenghi, che prosegue la sua poderosa ascesa. Il 21enne varesino ha dominato i 50 rana in 26″39, nuovo record italiano che ritocca il 26″47 e che a sua volta aveva abbassato il 26″56 realizzato tre mesi fa sempre a Riccione. ‘Tete’ sale al terzo posto nel ranking di tutti i tempi: davanti a lui solo il britannico e primatista europeo e mondiale Adam Peaty (25″95) e il brasiliano Felipe Lima (26″33). Un risultato raggiunto all’indomani della terza prestazione mondiale all time in 58″37 firmata nella distanza olimpica dopo quelle realizzate dal britannico (56″88) e dal bielorusso Shymanovich (58″29). Alle spalle di Martinenghi si è piazzato Alessandro Pinzuti, secondo in 27″22 e qualificato agli europei di Budapest. Terzo Simone Cerasuolo in 27″50.

“Sono contento. Due record in un giorno è una prova di maturità agonistica. Sto bene e so cosa sto facendo quando nuoto”, ha commentato Martinenghi. “È un record italiano che mi porto a casa col cuore. Scalare le classifiche un passo alla volta è un altro grandissimo risultato per me. Torno da Riccione con una valigia ricca di soddisfazioni. Volevo venire qui per migliorarmi, era il mio obiettivo. Abbiamo preparato questa gara con grande attenzione e il riscontro ci infonde ancora più fiducia per il futuro”, ha aggiunto. Nei 200 stile libero maschili il più veloce è stato Stefano Ballo in 1’46″76, la favorita Elena Di Liddo si è imposta nei 100 farfalla chiudendo in 57″85. Il titolo dei 100 dorso se lo è aggiudicato Simone Sabbioni, toccando in 53″91. Nei 100 farfalla zampata del primatista italiano Piero Codia, che ha chiuso in 52″06. Silvia Scalia, infine, ha vinto i 50 dorso con il tempo di 28″17.