Scienza

Covid, allo studio un vaccino in pillola. Inizio studio clinico di fase 1 nel secondo trimestre del 2021

Se funzionasse le fasi di sperimentazione successiva alla prima potrebbero comunque prendere anche fino a un anno prima di qualsiasi autorizzazione

In attesa dei vaccini in via di approvazione che hanno già superato tutte le fasi della sperimentazione, la ricerca continua a lavorare per mettere a punto armi per arginare Sars Cov 2 e prevenire Covid. Un vaccino in forma di pillola potrebbe entrare nella prima fase dei trial clinici quest’anno. Ad annunciarlo è l’azienda Oravax, che lavora sul prodotto, che in una nota stampa rende noto di prevedere di iniziare uno studio clinico nel secondo trimestre del 2021.

Il passaggio è quindi solo la prima fase dello sviluppo di un vaccino, dopo i risultati ottenuti in studi preclinici, che hanno mostrato una produzione di anticorpi dopo la prima dose. Se funzionasse le fasi di sperimentazione successiva potrebbero comunque prendere anche fino a un anno prima di qualsiasi autorizzazione. Moderna, Pfizer e Astrazeneca hanno iniziato le loro prime sperimentazioni sull’uomo rispettivamente nella primavera del 2020 e hanno impiegato diversi mesi prima di raggiungere la fase 3 e quindi poter chiedere l’autorizzazione alla commercializzazione.

Oravax è una joint venture di due società: la società israelo-americana Oramed e la società indiana Premas Biotech. Secondo quanto riferisce al Jerusalem Post Nadav Kidron, amminidtratore delegato di Oramed, le società si sono collegate all’inizio di quest’anno e si sono subito rese conto di poter rivoluzionare il mercato. “Un vaccino Covid-19 orale – evidenzia Kidron – eliminerebbe diverse barriere alla distribuzione rapida e su larga scala, consentendo potenzialmente alle persone di assumerlo in autonomia a casa. Potrebbe diventare ancora più prezioso nel caso in cui l’immunizzazione venisse raccomandata ogni anno come il vaccino antinfluenzale standard”. Il nuovo candidato vaccino Oravax prende di mira tre proteine strutturali del nuovo coronavirus. In quanto tale, per Kidron “questo vaccino dovrebbe essere molto più resistente alle varianti”. I risultati del trial di fase 1 dovrebbero essere disponibili nel giro di tre mesi.