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Enria (Bce): “Via libera ai dividendi bancari dall’autunno. Più tempo per rafforzare capitale”

Il responsabile della vigilanza della banca centrale europea ha aggiunto di guardare con favore all'ipotesi di aggregazione tra gruppi bancari di diversi paesi e ha rassicurato sul fatto che la vigilanza "resta alta"

Mano tesa della Banca centrale europea alle banche del vecchio Continente. Il responsabile per la vigilanza Andrea Enria ha affermato oggi che Francoforte potrebbe dare più tempo alle banche per ricostituire il loro capitale in seguito alla crisi scaturita dalla pandemia. Parlando ad un incontro organizzato da Morgan Stanley, Enria ha detto “nei prossimi mesi guarderemo da vicino gli sviluppi e saremo pronti a posticipare il calendario per ricostruire i buffer se questo potesse aiutare le banche a gestire rapidamente l’atteso rialzo degli Npl”.

Il responsabile della vigilanza ha anche ribadito che, salvo sorprese, a partire dal terzo trimestre 2021 la Bce toglierà il suo “veto” alla distribuzione di dividendi ai soci delle banche. “Abbiamo chiaramente comunicato che in assenza di sviluppi inaspettati e avversi nei prossimi mesi programmiamo di ritirare la nostra raccomandazione alla fine del terzo trimestre e di tornare alla ordinaria politica di distribuzione”, ha affermato Enria.

I dividendi sono la parte dei guadagni che non vengono messi da parte o reinvestiti ma sono distribuiti agli azionisti. La Bce aveva caldeggiato la sospensione dell’erogazione per fare in modo che le banche accumulassero più risorse per far fronte alle conseguenze della pandemia. In particolare in vista dell’atteso aumento dei crediti deteriorati (o non performing loan, npl), ossia prestiti erogati che non vengono più rimborsati o in tempi più lunghi a causa delle difficoltà finanziarie del debitore. In sostanza invece di congelare ancora i dividendi la Bce concede più tempo alle banche per rafforzare il loro capitale ed essere in grado di fronteggiare gli effetti della pandemia.

Enria ha anche aggiunto che sebbene i mercati internazionali abbiano mostrato negli ultimi mesi una tendenza al rialzo “come supervisori rimaniamo coscienti che qualcosa possa andare storto” e per questo la Bce mantiene alta la guardia della vigilanza. “Nel tentativo di migliorare l’efficienza dei costi le banche dovrebbero considerare i possibili benefici di aggregazioni. Abbiamo recentemente visto del movimento sotto questo profilo. Non sarei sorpreso che in un secondo momento, quando la ripresa sarà stabilizzata, le banche inizieranno a guardare agli aspetti della diversificazione e opportunità dal lato dei ricavi proiettandosi in consolidamenti oltre confine. Quello che posso dire è che non troveranno ostacoli da parte della Bce”.