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De Luca: “Siamo in zona rossa. Sindaci di grandi città non hanno fatto niente, anzi incentivavano le aperture serali” – Video

“Come è del tutto evidente, siamo arrivati alla terza ondata in tutta Italia. Siamo di fronte a una variante di estrema pericolosità e nei nostri territori abbiamo registrato un livello di contagio enorme nel mondo della scuola. In Campania siamo ormai in zona rossa: il livello di contagio non si può più reggere, perché la ricaduta sulla rete ospedaliera sta diventando alla lunga insostenibile, specie al Cardarelli. E’ evidente che bisogna prendere misure eccezionali. La situazione è pesante”. Lo annuncia il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta informativa su Facebook.

De Luca punta il dito contro l’assenza dei controlli sul territorio e, in particolare, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Abbiamo sindaci di grandi città che non hanno fatto niente, anzi fino a qualche giorno fa incentivavano anche le aperture serali, senza esercitare nessuna forma di controllo”.
Poi si sofferma sui vaccini: “Stiamo lavorando in due direzioni. Stiamo cercando forniture aggiuntive di vaccini sul piano internazionale, perché se continuiamo con questi ritmi ci mettiamo anni per completare la vaccinazione. In più, stiamo lavorando per la produzione del vaccino in Campania. Ci sono aziende produttrici di farmaci che attraverso l’aiuto finanziario rilevante della Regione possono attrezzarsi con tecnologie necessarie, i bioreattori in modo particolare, per l’infialamento e la distribuzione del vaccino. E’ una operazione che richiederà non meno di 4 mesi dal momento della stipula dell’accordo. Stiamo prevedendo di investire alcune decine di milioni di euro per una riconversione industriale di aziende che abbiano la possibilità di produrre vaccini in Campania. Se riusciamo ad avere questa riconversione entro luglio, abbiamo fatto un altro miracolo. Io ci metto la firma. Anzi, ne metto 10”.

Duro attacco finale al governo Draghi per la decisione di rinviare il voto delle amministrative agli inizi di ottobre: “Avrà una ricaduta pesante sul mondo della scuola. E’ una decisione che io considero grave, sbagliata, irresponsabile da parte di questo governo. Quelli che dovrebbero essere mesi dedicati solo all’apertura del nuovo anno scolastico vedranno una totale distrazione delle istituzioni rispetto al problema della scuola. E’ una cosa di una gravità unica. Questa cosa l’hanno già fatta a settembre dello scorso anno. Un manicomio. E, incredibile a dirsi, stanno pensando di fare la stessa cosa anche quest’anno – chiosa – pur sapendo che l’unica finestra temporale tranquilla per il voto è l’ultima settimana di giugno e la prima decade di luglio. Ma siamo in Italia e le cose ragionevoli non si fanno. Quindi, per l’ennesima volta la politica politicante, con l’intesa di tutti i partiti, deciderà di calpestare gli interessi della scuola. Lo dico perché, quando chiudiamo le scuole per ragioni sanitarie, non manca mai chi va a fare il ricorso al Tar. Io mi aspetterei che di fronte a una decisione del genere ci fosse una rivolta del mondo della scuola. E invece non ho sentito neanche una voce critica. E’ una vergogna doppia”.