Cronaca

Bologna zona rossa: “Noi medici di base vediamo il rialzo di casi da dopo le feste. Dati più alti di inizio prima ondata, colpite le fasce più giovani”

“C’è stato sicuramente un incremento della curva che abbiamo visto già da 10-15 giorni dopo le festività natalizie”. Renzo Le Pera, medico di base a Casalecchio di Reno (Bologna) e vicesegretario nazionale del sindacato Fimmg, fa risalire già a metà gennaio scorso l’inizio dell’impennata dei contagi che hanno portato il capoluogo dell’Emilia Romagna a diventare zona rossa. “Che poi dipenda dalle varianti non lo so, saranno gli studi statistici a dimostrarlo. Però c’è un aumento progressivo dei numeri di casi che investono quasi tutte le fasce d’età, di più la fascia media avanzata. E sicuramente nelle forme più gravi le fasce più avanzate”. Le Pera, dall’inizio della pandemia, per far fronte a un periodo di grande incertezza soprattutto per i medici di famiglia in prima linea, coordina un gruppo whatsapp continuamente attivo di 180 persone. “Abbiamo notato tutti che siamo passati da 4 o 5 casi a settimana a 5 o 6 al giorno. Questo mette in crisi qualunque struttura”. Nella sola giornata di oggi, Le Pera ha registrato 7 nuovi casi: “Un numero che”, in provincia di Bologna, “è superiore rispetto a marzo scorso”. Ma non solo. Le Pera conferma le impressioni che arrivano dagli ospedali cittadini, dove le terapie intensive sono piene e i medici hanno riscontrato accessi di una fascia d’età (45-60 anni) più bassa rispetto alla prima ondata. “Sì, la sensazione è che possa colpire le persone più giovani“. Anche ieri Bologna ha registrato l’aumento più alto dei contagi (+562) in Regione.