Politica

Governo Draghi, in sette giorni sembra cambiato poco ma in realtà è cambiato tutto

Diciamo la verità. In una settimana di Governo Draghi sembra cambiato poco ma in realtà è cambiato tutto. Mentre la squadra di Governo deve essere ancora completata con i Vice Ministri e sottosegretari, il Premier Draghi con il suo stile sobrio e riservato ha cambiato completamente l’immagine di Palazzo Chigi. Niente dirette Facebook annunciate a reti unificate, niente post sui social, niente veline di Casalino, nessuna immagine patinata trasmessa in tv e nei soliti talk show.

Del sistema Casalino e del suo modo di fare, a mio parere, disinformazione rimangono evidenti gli ultimi residui in questi giorni. Infatti, il fido Rocco è ospite in tutte le trasmissioni con la scusa di presentare il suo memoriale e parlare dell’amato Conte e di quanto era bello e figo stare a Palazzo Chigi. Alcune trasmissioni, che prima erano monotematiche, sono completamente in stato confusionale. Continuano a parlare di Conte e dell’inspiegabile, a loro dire, motivazione per cui è stato cacciato da Palazzo Chigi con una nostalgia che fa tenerezza.

Ma pian piano anche questi piccoli rimasugli di amore per Conte sono destinati a terminare. Ci sono alcuni che in maniera affrettata hanno anche detto: “Avete visto, anche Draghi ha prorogato i divieti di spostamenti fra Regioni, non c’era bisogno di cambiare Conte.” Bisogna capirli e avere compassione. Il loro Mondo surreale è cambiato alla velocità della luce e per “colpa” del tanto odiato Renzi. Eh sì, l’ossessione Renzi. Ma anche questa è destinata a terminare.

Draghi ha già dato alcuni segnali importanti. Primo Consiglio dei Ministri alle 9 di mattina e non alle undici di sera. Ha fatto capire ai vari consulenti del Ministero della Salute che devono parlare con i Ministri e non creare allarmismo sui giornali. Ha sconfessato le grandi esuberanze di Arcuri. Su questo personaggio molto si vedrà in seguito. Di certo le vaccinazioni verranno fatte nei locali e spazi pubblici esistenti e non in ridicole e costosissime “primule”. Questo è il vero punto di svolta e chi non lo vuole vedere oltre ad essere poco onesto intellettualmente si ricopre di ridicolo.

Il piano di vaccinazioni del precedente Governo si è dimostrato inesistente. Draghi in breve tempo dovrà rimediare a questo grave aspetto. Solo ciò dovrebbe far capire per quale motivo è nato il Governo Draghi.

Un altro segnale di cambiamento di rotta si è avuto con Dario Franceschini. Il Ministro della Cultura è noto per esternare sempre la linea del Premier e infatti ha chiesto che i luoghi di cultura vengano riaperti a breve e per primi. E stessa cosa avverrà per i prossimi provvedimenti. Nessun annuncio all’ultimo momento ma concertazione e rispetto dei ruoli. Semplicemente serietà, competenza e sobrietà. Niente pagliacciate.

Su tali punti è importante che anche il sistema di informazione faccia la sua parte. Draghi non comunicherà sui social e non cercherà il consenso dei like, parlerà con i fatti e gli atteggiamenti. Molto si capirà con il piano per la gestione dei soldi europei e con i rapporti di reciprocità con Biden e la Comunità Europea.

Ma c’è un altro punto politico importantissimo che molti ancora non hanno compreso. I Partiti sono stati costretti a cambiare. La Lega non è più Salviniana ma segue il più democristiano Giorgetti. I 5Stelle sono completamente fusi e sparpagliati. Al Governo e rimasto il più furbo Di Maio. Alessandro Di Battista è uscito forse definitivamente dal Movimento e con lui sono stati cacciati altri trenta parlamentari. Berlusconi ha ripreso il suo ruolo governativo e pacato senza l’assillo leghista. Il Pd è ancora sconvolto per la perdita del caro Conte. Bettini pare stia pensando ad una vacanza in Thailandia.

Insomma, i partiti avranno due anni per rimodularsi e riposizionarsi ma ora devono pensare all’Italia senza alcuna esitazione. Questo ha già fatto Draghi. Per i miracoli ci sarà tempo.