Lavoro & Precari

Roma, i lavoratori Air Italy sotto al Mise: “In cassa integrazione da un anno, ci sono 1500 famiglie in difficoltà”

“Non dimenticateci”. È l’sos lanciato dai lavoratori di Air Italy a un anno esatto dalla messa in liquidazione della compagnia aerea con quartier generale all’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia. Oggi una piccola delegazione di lavoratori aderenti al sindacato autonomo Confael è sbarcata a Roma per essere ricevuta al ministero dello Sviluppo economico.

“Siamo qui per proporre non l’estensione degli ammortizzatori sociali, quanto un reale reimpiego”, spiega Mario Clemente, segretario nazionale trasporto aereo Confael. Sindacati ed ex dipendenti guardano con favore alle ipotesi di acquisizione del vettore ma lamentano di non conoscerne i dettagli. “È notizia di pochissimi giorni fa – prosegue Clemente – che Air Italy ha ricevuto una manifestazione d’interesse da parte di un importante fondo che dà sicuramente speranza a 1500 famiglie che attualmente sono senza lavoro”. Racconta Gianmarco Franconetti, tecnico aeronautico, ora in attesa di conoscere il proprio destino: “Parliamo di una cassa integrazione di 800 euro”. Piloti e tecnici poi devono far fronte alle spese di mantenimento dei brevetti, che ricorda un pilota presente alla manifestazione: “Costano e sono totalmente sulle nostre spalle”.