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Eurovision Song Contest 2021 si farà: le ipotesi in campo sulle misure anti-Covid da adottare

"L'Eurovision Song Contest farà sicuramente il suo gradito ritorno a maggio nonostante la pandemia, ma nelle circostanze prevalenti è purtroppo impossibile tenere l'evento nel modo in cui siamo abituati", ha scritto su Twitter Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell' ESC

“Eurovision Song Contest 2021” si farà, ma in modalità anti-Covid. La notizia, riportata dalla BBC, sta facendo il giro del web. Sebbene i dati dei contagi non siano così confortanti (specialmente nel Regno Unito ed in Germania), gli organizzatori dell’ESC 2021 non si danno per vinti e stanno ipotizzando 3 scenari per far sì che avvenga tutto in assoluta sicurezza. Tra questi è definitivamente escluso ormai lo scenario A, cioè quello che prevedeva uno svolgimento tradizionale dell’evento, che quest’anno avrà luogo a Rotterdam. Questa ipotesi è di fatto impossibile, come spiega Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’ESC.

L’Eurovision Song Contest farà sicuramente il suo gradito ritorno a maggio nonostante la pandemia, ma nelle circostanze prevalenti è purtroppo impossibile tenere l’evento nel modo in cui siamo abituati [..]”, ha scritto su Twitter. Ai concorrenti è già stato chiesto di produrre uno spettacolo “live-on-tape” prima della partecipazione. I video verranno utilizzati solo se gli artisti non potranno viaggiare a causa della pandemia o saranno costretti ad eventuali quarantene nel proprio Paese.

Dunque attualmente sono 3 gli scenari possibili. Lo scenario B prevede il distanziamento sociale obbligatorio di 1,5 metri, misure di sicurezza inflessibili con frequenti tamponi, un preciso protocollo da rispettare e la presenza della maggior parte degli artisti in gara, fatta salva la possibilità di registrare il succitato spettacolo “live-on-tape”. Ci sarebbero 9 spettacoli (6 prove generali, 2 semifinali e un gran finale), senza pubblico o con un pubblico ridotto e con 500 giornalisti in presenza e 1000 a distanza.

Lo scenario C al momento è il più realistico e prevede tutte le esibizioni “live-on-tape”, come accaduto lo scorso anno con l’edizione non-competitiva. In questo caso i giornalisti sarebbero completamente assenti. Anche in questo caso ci sarebbero 9 spettacoli, senza pubblico o con pubblico ridotto al minimo.

Lo scenario D infine è il più drastico. Totalmente assente dunque il pubblico, tutte le esibizioni “live-on-tape” ed attività virtuali itineranti per esplorare la città ospitante. Infine in tutti i casi sono previsti 6 show, ovvero le 6 prove abiti e generali, più le 2 semifinali del 18 e del 20 maggio e il Grand Final del 22.