Motori 2.0

Stellantis parte a razzo a Wall Street (+11%). L’ad Tavares: “Il gruppo farà da scudo agli stabilimenti italiani”

La grande sfida per il nuovo gruppo è la Cina dove al momento la quota di mercato è ferma all'1%. L'unione dovrebbe generare a regime una riduzione dei costi di produzione di 5 miliardi all'anno. Impegno di Carlos Tavares per il rilancio di Alfa Romeo e Maserati

Stellantis, sesto gruppo automobilistico al mondo nato dall’unione della francese Psa con Fca, parte con il turbo anche a Wall Street. Il titolo, la cui sigla è “STLA”, guadagna in apertura l’11%. Ieri Stellantis, con Wall Street chiusa per festività, aveva debuttato sulle borse europee con un progresso del 7,5%. Oggi il titolo guadagna a Milano il 2,6%. “Oggi è il primo giorno della nostra nuova storia. E’ l’inizio di un viaggio entusiasmante. Un’azienda ben posizionata per competere nei mercati globali, con 39 veicoli elettrificati disponibili entro la fine del 2021. Un gruppo di dimensioni significative e con posizioni commerciali consolidate in Europa, Nord America e America Latina”. Ha detto Carlos Tavares, già amministratore di Psa e ora numero uno di Stellantis, aprendo la conferenza stampa a New York. “Il nostro obiettivo di lungo termine è contribuire al benessere della società raggiungendo il 100% di neutralità carbonica” ha detto l’a.d. tornando ad insistere sulla necessità di “servire i nostri clienti” attraverso prodotti che consentano una moblità “sostenibile, innovativa e abbordabile”.

Il manager ha ribadito che l’unione di Fca e Psa consentirà sinergie per 5 miliardi di euro, di cui l’80% sarà possibile già “nei prossimi quattro anni”. “Abbiamo un portafoglio di 14 marchi iconici, su alcuni non abbiamo investito così tanto. Ci saranno opportunità di business per alcuni brand che potranno avvalersi delle sinergie e rilanciarsi, ci saranno modelli sorelle o cugine”, ha continuato l’amministratore delegato di Stellantis. “Ci focalizzeremo su questi brand esistenti, puntando su una loro crescita redditizia come abbiamo fatto sul mercato americano”, ha sottolineato. Quanto al mercato cinese, il primo al mondo dove il nuovo gruppo ha una modesta quota di mercato dell’1%, Tavares ha detto:Non vogliamo escludere nulla a priori. I risultati registrati in Cina finora sono deludenti. Stiamo facendo un’analisi per capire le cause di questa situazione, abbiamo un team dedicato che dovrà proporre una nuova strategia vincente. Non escludiamo nulla, aspettiamo l’esito di questa analisi. Vogliamo capire problemi e criticità, dovremo fare di più e meglio”.

Il manager rassicura poi i dipendenti di Fca. “Per l’Italia la buona notizia è che Stellantis farà da scudo, da protezione per alcuni stabilimenti, non rappresenta un rischio”. Lo ha detto Carlos Tavares, durante la prima conferenza stampa di Stellantis. “Stellantis riporterà più efficienza grazie alle sinergie che renderanno i business plan più sostenibili per alcuni modelli su cui c’erano delle incertezze. Modelli che finora non erano ritenuti redditizi lo diventeranno, potremo decidere il da farsi”, ha aggiunto. “Il nostro impegno nella fusione è non chiudere nessuno stabilimento produttivo. Voglio ribadirlo”. Lo ha detto Carlos Tavares, ad di Stellantis. “Le sinergie non metteranno a repentaglio i posti di lavoro, ma anzi agiscono come uno scudo e permettono di tutelarli”, ha aggiunto.

“Pensiamo di poter fare con i nuovi modelli Fiat quello che abbiamo fatto in Germania con la nuova Opel Corsa. E’ la direzione che seguiremo” ha detto ancora Tavares aggiungendo “Vogliamo sostenere il rilancio di Alfa Romeo e Maserati. Va riconosciuto il valore altissimo di questi brad iconici. Faremo valutazioni per capire come sostenere la loro crescita e renderli redditizi. E’ ancora prematuto, il piano industriale non è stato ancora predisposto”. Secondo i dati diffusi in mattinata dall’associazione europea delle case automobilistiche (Acea) Fca e Psa hanno venduto nel 2020 in Europa (Unione Europea più Paesi Efta e Regno Unito) complessivamente 2.419.190 auto. Al primo posto – secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei- c’è il gruppo Volkswagen con 3.040.030 immatricolazioni. Alle spalle si trovano Renault con 1.277.884 e Toyota con 695.293.