Politica

I Cinquestelle trattano coi Mastella boys? Certo, ora è tutta colpa di Renzi

Ed eccoci qui. Il cattivo Matteo Renzi è uscito dal governo. Proviamo a mettere da parte il solito capro espiatorio e parliamo di contenuti. Il governo Conte-Casalino è l’emblema dei nostri tempi. Dopo aver governato con Salvini, con il Pd e con l’odiato Renzi ora arriva il turno dei Mastella boys. Una meraviglia.

La parabola dei 5Stelle è fenomenale. Hanno iniziato con il vaffa ai vecchi partiti e concludono col resuscitare Mastella, Tabacci e altri vecchi “democristiani” dimenticati nelle stanze segrete del Parlamento e del Senato. Sarebbe bellissimo assistere alle dirette streaming degli incontri di Conte-Casalino, Di Maio e Di Battista con i novelli Scilipoti e Mastella. Che discorsi utili all’interesse dell’Italia ci stiamo perdendo. Avremmo potuto sentire e ascoltare le grandi argomentazioni di Conte e comari per convincere gli amici di Clemente Mastella a sostenere il governo.

Peccato che il Movimento 5Stelle abbia subito perso questo vantato pregio per la trasparenza. Sarebbe stato utile al Paese e soprattutto molto divertente vedere le grandi amichevoli discussioni tra Di Maio e Di Battista con Mastella, Tabacci e Scilipoti 4.0. Caro Clemente, abbiamo bisogno di Te. L’Italia chiama.

Peccato, stiamo perdendo il meglio. Ma si sa, non c’è più lo streaming tra i grillini. Dimenticato frettolosamente dentro la scatoletta di tonno. Quindi, senza diretta streaming, Conte e la sua corte cercano tranquillamente trasformisti nel Parlamento. Pensate anche se i grillini avessero veramente inserito nella Costituzione il vincolo di mandato, così come volevano fare.

Ma si sa, per restare al governo i grillini hanno cambiato non solo i loro programmi, le loro finte idee, i loro regolamenti ma anche e soprattutto la loro finta morale. Da mai alleati con i partiti a alleati con tutti. Da Movimento 5Stelle a Movimento 5 Ma-Stelle. Insomma, tutta colpa della pandemia e di Renzi che hanno obbligato per il bene dell’Italia i grillini a mutare più in fretta di un camaleonte.

Se dovessimo fare l’elenco di tutte le cose che Di Maio e compagnia si sono rimangiati per rimanere al governo faremmo notte. Una medaglia d’oro merita il mitico Alessandro Di Battista, quello che avrebbe lasciato il Movimento se si fosse alleato con il Pd. Ma si sa c’è la pandemia e si può fare.

Il problema è però che ci credono. Nel senso, credono che tutti in Italia possano credere alle loro cazzate.

Non gridano più: andiamo al voto. Non urlano più: vogliamo un presidente eletto dal popolo. Non gridano più: onestà. Non gridano più: mai alleati con nessuno e con il partito di Bibbiano. Ma il popolo il Movimento 5 Ma-Stelle lo ha già bocciato in tutte le recenti elezioni. E alle prossime elezioni politiche verrà inglobato dal Pd e dal partito di Conte.

E veniamo al premier. Nato dal grillismo e arrivato a fare il Presidente del Consiglio non per caso ma per Rocco Casalino. Due anni di nulla. Due anni di dirette Facebook e gaffe micidiali. Ma sarebbe anche poco se non dovessimo evidenziare la mancanza di un vero progetto politico. Nulla.

Basterebbe chiedere, che cosa ha fatto Conte? Oltre a mettere i decreti sicurezza e togliere i decreti sicurezza, intendo. Eh, ma c’è la pandemia. Giusto, non si può governare.

E veniamo agli amici del Pd. Zingaretti amico di Conte e Casalino ha definitivamente ucciso il Partito Democratico. Un Pd al 19% dei consensi che si fa dettare la linea e il premier da un Movimento sotto il 13%. Il Pd, al governo improvvisamente, solo grazie a Renzi, ha smarrito la via e le sue ideologie.

Per stare al governo ha rinnegato il suo spirito garantista per difendere il giustizialismo a corrente alternata di Bonafede e dei grillini. Per stare al governo difendono Conte e la sua smania di narcisismo. Ben sapendo che Conte farà un suo partito. Per stare al governo hanno rinunciato a chiedere il Mes sanitario. Per stare al governo hanno rinnegato la propria spinta riformista. Per stare al governo hanno dimenticato quanto in questi anni hanno subito e sopportato i singoli elettori del Pd dal Movimento 5Stelle. Insomma, per stare al governo, nonostante il Pd abbia perso le elezioni, sono disposti a tutto. Ah dimenticavo, c’è la pandemia. Il tutto ovviamente nell’interesse del Paese.

Ma sia i grillini e il Pd dimenticano una cosa. Non rappresentano neanche insieme il 30% dell’elettorato. O meglio lo ricordano benissimo ed è proprio per questo che non mollerebbero mai la poltrona. Ma c’è la pandemia. Poi fa nulla che nel resto del mondo si voti anche con l’emergenza sanitaria. Ma il problema principale è la realtà del paese, cancellata dalle veline di Casalino. Se in questi anni ci fosse stato qualcosa di concreto e utile per il Paese sarebbe stato anche ovvio mantenere un governo del genere ma qui i risultati sono nulli. E lo scopriremo dopo la messa in scena del governo Conte Ter.

La realtà si potrà cercare di nasconderla con il solito tormentone del cattivo Renzi ma presto o tardi arriverà. Per ora godiamoci il grande spettacolo del Movimento 5 Ma-Stelle.