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Terremoto in Croazia, scossa di magnitudo 6.4. Distrutto il centro di Petrinja, crollati l’ospedale e un asilo: “Almeno 7 morti, anche bambina di 12 anni”. Almeno 20 feriti, sei sono gravi – la diretta

La scossa è stata avvertita anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Segnalazioni dall'Italia: da Trieste fino all'area nord di Napoli. L'Unione europea ha assicurato che fornirà aiuti al governo e alla popolazione locale. Messaggi di sostegno da parte di Mattarella e Conte

Scosse di terremoto talmente potenti da ridurre tutto il centro storico a un cumulo di macerie, sotto le quali le squadre d’intervento hanno già rinvenuto sei corpi senza vita, tra cui quello di una bambina di 12 anni e di un ragazzo di 20. Petrinja, città a una cinquantina di chilometri a sud di Zagabria, in Croazia, è semi-distrutta dopo la scossa di magnitudo 6.4 che l’ha colpita intorno alle 12.20 di oggi, poco più di 24 ore dopo il sisma 5.2 di ieri. In entrambi i casi, la città croata è stata l’epicentro, mentre una nuova scossa, alle 13.34 e di magnitudo 4.5, è stata registrata a Sisak, una cittadina vicina.

Secondo le prime informazioni che arrivano dal posto, il centro è stato completamente distrutto dalla scossa e sono crollati anche un ospedale e un asilo. Oltre alle vittime, si contano almeno 20 feriti, di cui sei gravi. Il sindaco di Petrinja, Darinko Dumbovi, parlando all’emittente 24 Sata, ha dichiarato: “È terribile, ci sono morti e feriti, abbiamo visto un bambino morto in una piazza, il centro di Petrinja è distrutto. È un disastro, come Hiroshima“.

Il premier croato Andrej Plenkovic, che è stato fatto evacuare dalla sede del governo della capitale, anch’essa danneggiata, ha parlato al telefono con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha promesso aiuti urgenti da parte dell’Unione. “Siamo pronti ad fornire aiuto, ho pregato il commissario Janez Lenarcik di recarsi in Croazia non appena la situazione lo consentirà”, ha detto von der Leyen. Intanto l’esercito croato è stato mobilitato per fornire assistenza alle popolazioni colpite. Almeno 300 militari sono partiti per Petrinja. E sul posto è arrivato anche il presidente della Repubblica, Zoran Milanovic: “Quello che è accaduto è orribile. È stato un anno orribile, la vita di una bambina è andata perduta. Questa città sarà ricostruita, ma nessuno sarà in grado di compensare i danni emotivi e spirituali subiti”.

Sia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno inviato il proprio messaggio di sostegno al Paese aggiungendo che l’Italia è pronta a offrire supporto. “Ho appreso con tristezza la notizia delle forti scosse di terremoto che nelle ultime ore hanno colpito il suo Paese, provocando vittime e ingenti danni, soprattutto a Petrinja – si legge nel messaggio del Capo dello Stato all’omologo croato – Desidero quindi esprimere a lei e a tutto il popolo croato, in particolare a quanti affrontano le difficoltà generate dal sisma, i più sinceri sentimenti di cordoglio e partecipe vicinanza della Repubblica Italiana. Nel confermarle che in questa difficile circostanza la Croazia può contare sulla solidarietà e la collaborazione dell’Italia, le rinnovo, a nome del popolo italiano e mio personale, le più sentite condoglianze”. Mentre Conte su Twitter ha espresso “le mie più sentite condoglianze ad Andrej Plenkovic e al governo croato per il devastante terremoto che ha colpito la città di Petrinja e tutto il Paese. La nostra solidarietà e vicinanza agli amici croati. L’Italia è pronta a fornirvi tutta l’assistenza e l’aiuto necessario“.

Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia, ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Una centrale nucleare in Slovenia è stata chiusa per precauzione. La scossa, proprio come ieri, è stata avvertita anche in Italia, lungo la costa Adriatica, da Trieste all’Abruzzo. Segnalazioni sono arrivate anche dal Ravennate e dal nord di Napoli. La forte scossa è stata avvertita persino dentro i Laboratori di Fisica Nucleare del GranSasso. Gli operatori si sono accorti distintamente del sisma per la notevole sensibilità degli strumenti. Tra questi specialmente il reparto che usa il ‘criostato’, una specie di enorme frigorifero molto sensibile che studia i neutrini nell’esperimento ‘Cuore’, che si è riscaldato in modo sensibile.