Diritti

Figli in carcere con la madre, al via il fondo per l’accoglienza della famiglia in comunità alternative agli istituti penali

Il provvedimento a prima firma di Paolo Siani in V Commissione ora finirà in aula per l’approvazione definitiva e prevede che siano stanziati 1.500.000 di euro all'anno a partire dal 2021

Basta bambini costretti a vivere in carcere con la mamma. La V Commissione della Camera ha approvato l’emendamento alla Legge di Bilancio, a prima firma dell’onorevole Paolo Siani, che garantisce la creazione di un fondo per l’accoglienza delle madri che si trovano negli istituti penitenziari con i loro figli.

Al 30 ottobre scorso (ultimo dato aggiornato fonte ministero della Giustizia) erano 33 i piccoli che si trovavano a crescere in una condizione assolutamente inadeguata e rischiosa, che mina il loro benessere psicologico, emotivo e fisico.

Una vittoria per Cittadinanzattiva, A Roma Insieme – Leda Colombini, che hanno proposto la soluzione adottata dal parlamentare e dagli altri deputati di tutti i partiti di maggioranza che hanno voluto sottoscrivere l’emendamento.

Il provvedimento che ora finirà in aula per l’approvazione definitiva prevede che siano stanziati 1.500.000 di euro all’anno a partire dal 2021: un finanziamento che servirà per coprire le spese di accoglienza delle donne e dei loro bambini, fuori dal carcere, in modo che possano essere trasferite sia in case famiglia protette sia in comunità alloggio già presenti su tutto il territorio nazionale.

Una misura economica che dovrà essere seguita da un decreto del ministero della Giustizia da adottare entro due mesi dall’entrata in vigore della Legge.

“Siamo davvero soddisfatti per l’approvazione del nostro emendamento, un risultato che fornisce una prima risposta concreta al superamento definitivo di un paradosso gravissimo e trascurato, probabilmente perché riguarda piccoli numeri e perché ha a che vedere con madri e bambini di solito provenienti da condizioni di marginalità”, spiega Laura Liberto, coordinatrice nazionale della rete Giustizia per i diritti di Cittadinanzattiva.

Liberto pensa già al prossimo passo: “Più di un anno fa è stata depositata una proposta di Legge a firma Siani che contiene tutte le misure che consentirebbero di evitare nuovi ingressi di minori in carcere. Va calendarizzata al più presto per poter iniziare l’iter parlamentare necessario alla discussione”.

Da lungo tempo Cittadinanzattiva è impegnata nella costruzione di soluzioni definitive al problema della presenza di bambini piccoli negli istituti penitenziari assieme alle madri detenute.

L’associazione si è battuta per l’adozione di misure di sistema che non fossero soltanto legate all’emergenza sanitaria che ha investito pesantemente le carceri italiane, ma volte a creare le condizioni perché nessun bambino debba più provare l’esperienza della detenzione.

La proposta di emendamento alla Legge di Bilancio è stata formulata in collaborazione con l’associazione A Roma Insieme – Leda Colombini. “La sinergia sperimentata in questa occasione tra due soggetti del volontariato, è la prova – dichiara Gustavo Imbellone di A Roma Insieme-Leda Colombini – che la società civile organizzata può stimolare positivamente le istituzioni per un quadro di regole più umane e rispettose della dignità dei minori e dei cittadini sinergia. Questo è un risultato importante che si iscrive lungo un percorso ancora non breve, per rendere l’ordinamento penale italiano pienamente rispondente ai livelli di civiltà”.