Cronaca

Covid, parlano i vaccinati allo Spallanzani: “Unico strumento per uscire dall’incubo”. Vaia: “Qui a febbraio primi casi, da qui ripartiamo”

“Questo è un giorno bellissimo, è stato un privilegio essere tra i primi cinque. Il vaccino è sicuro ed efficace, è l’unico strumento che abbiamo per poter uscire da quest’incubo iniziato un anno fa”. Così Alessandra Vergori, medico infettivologa, tra i prime cinque operatori sanitari che questa mattina ha ricevuto la dose di vaccino all’Istituto nazionale di malattie infettive, ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma, ha commentato il cosiddetto “v-day”, la giornata europea nella quale sono partite le prime vaccinazioni anti Covid, grazie al vaccino Pfizer-Biontech approvato dall’Ema. “Stiamo cambiando la storia, ma la battaglia non è finita. Quando mi diranno che è quasi tutto sparito, mi sentirò completamente al sicuro”, ha aggiunto Omar Altobelli (operatore socio-sanitario, Oss).

Tra le prime vaccinate anche la direttrice del laboratorio di virologia, Maria Rosaria Capobianchi. Proprio lei, insieme al suo staff, ha isolato per prima il coronavirus. “Non sarà l’unico vaccino, questo significa che avremo più armi al nostro arco. Siamo convinti che sia importante affrontare le infezioni con le armi che abbiamo a disposizione”.

Tutti i primi vaccinati sono stati in prima linea fin dall’inizio nella lotta al Covid. “Sono stati mesi duri, oggi finalmente è un cambio di marcia. Quando mi è stato comunicato che sarei stata tra i primi, sono stata davvero molto felice. Dubbi? Non possono esserci, dobbiamo vaccinarci come atto dovuto e di civiltà“, ha continuato Alessandra D’Abramo, medico infettivologa.

“Siamo all’ultimo tratto di questo percorso nel deserto”, ha spiegato il direttore sanitario dell’Inmi, Francesco Vaia, che ha sottolineato che farà il vaccino “per ultimo” da buon “capitano della nave”. “C’è una continuità: qui abbiamo avuto per la prima volta lo scorso 29 gennaio la consapevolezza che il virus era in Italia (quando arrivarono allo Spallanzani i due turisti cinesi che avevano contratto il Covid-19, ndr), da qui oggi si riparte con la vaccinazione. Dovremo farla tutti”.