Cronaca

Vaccino Covid, ecco come si è organizzata la Lombardia tra hub e luoghi simbolo. Gallera: “Iniziamo da Alzano, Codogno e dal Trivulzio”

Le fiale arriveranno subito lì dove tutto è iniziato e tra i primi vaccinati, oltre ai medici in prima linea, ci saranno anche operatrici Oss, addette alle pulizie e l'infermiera Annalisa Malara, l'anestesista che rompendo i protocolli chiese il tampone per Mattia, il paziente uno. La garanzia di Gallera: "Abbiamo una capacità di stoccaggio molto ampia". L'hub centrale sarà l'ospedale Niguarda

In Lombardia i primi crio-box con 324 fiale per l’effettuazione di 1.620 dosi di vaccino anti-Covid arriveranno la mattina del 27 dicembre. L’ospedale Niguarda di Milano sarà l’hub centrale per lo smistamento: da lì saranno suddivise e trasferite in 14 siti individuati dalla Regione. E poche ore dopo inizierà la somministrazione nel Vax Day europeo, con i primi cittadini pronti a ricevere la prima dose. “Abbiamo ritenuto doveroso e corretto avviare la campagna in maniera diffusa, in tutte le province e in alcuni luoghi simbolo”, ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera presentando il piano vaccinale della regione più colpita dal coronavirus con 462.446 casi diagnosticati e 24.512 morti.

L’antidoto per il Sars-Cov-2 arriverà quindi lì dove tutto è iniziato: negli ospedali di Codogno e Alzano. Non solo, tra i primi a ricevere il vaccino ci saranno anche alcuni operatori sanitari e ospiti del Pio Albergo Trivulzio, una delle Rsa in cui gli anziani hanno pagato il prezzo più alto alla pandemia. Gallera ha anche sottolineato come tra coloro che avranno a disposizione la fiale tra chi si è detto disponibile alla vaccinazione tra gli operatori sanitari (circa l’80%) ci saranno i presidenti degli ordini dei medici e degli infermieri, i rappresentanti delle categorie Oss e degli addetti a i servizi”.

A Milano, in particolare, tra i primi ad essere vaccinati ci saranno l’operatrice Oss Adele Gelfo e l’addetta alle pulizie Grazia Presta, entrambe impiegate al Niguarda. Tra primi i medici invece ci sono Fabrizio Pregliasco, Massimo Galli, Giuseppe Remuzzi, Antonio Pesenti, Sergio Harari, Annalisa Malara, l’anestesista che intuì cosa avesse Mattia, il paziente 1, e rompendo i protocolli chiese il tampone. Con loro anche Giuseppe De Donno a Mantova e Raffaele Bruno a Pavia. Era stato selezionato anche Alberto Zangrillo, ma il primario del San Raffaele ha detto no spiegando che si vaccinerà con i colleghi “quando sarà disponibile” per “evitare strumentalizzazioni”.

Ad oggi sono 38 gli hub che hanno l’ultra freezer con lo spazio disponibile per conservare il vaccino alle temperature indicate da Pfizer. “Gli hub – ha detto Gallera – sono tutti operativi, la grande maggioranza ha già l’ultrafrigo quindi la diffusione territoriale è garantita”. La gara di Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, “era per raggiungere il tetto dei 65 (hub), da noi è stata fatta in modo puntuale e tempestivo. I congelatori inizieranno ad arrivare dal 10 gennaio, quindi completeranno l’offerta sul territorio”, ha sottolineato l’assessore al Welfare. “Abbiamo una capacità di stoccaggio molto ampia – ha assicurato – Abbiamo un freezer alla Bicocca in grado di stoccare da solo 800mila dosi”. Inoltre, ha concluso l’assessore, “ogni Asst ha almeno un ultrafrigo e quindi la diffusione sul territorio c’è assolutamente. Abbiamo 27 Asst sul territorio e alcuni privati quindi i 38 congelatori consentono di coprire l’intero territorio”.