Cronaca

Variante Coronavirus, la protesta di 200 passeggeri Alitalia rimasti a terra a Londra: ‘Abbandonati senza informazioni e assistenza’

Dall’aeroporto di Londra-Heathrow sono partite chiamate anche alla Farnesina, all’Ambasciata e al Consolato a Londra ma nulla da fare. "La linea era intasata", raccontano due passeggeri. Che lamentano: "Nessun ristoro, nessuno ha pensato a un alloggio. E pensare che avevamo speso anche parecchi soldi per fare il tampone come richiesto da Alitalia". Intanto sul sito della compagnia non c’è alcun avviso

“Siamo stati abbandonati dall’Alitalia e dal nostro Governo. Siamo qui senza un hotel dove dormire, senza assistenza. Non abbiamo informazioni da ore. Aiutateci”. L’appello arriva dall’aeroporto Londra-Heathrow. Sono le 23 quando Antonello Sussarellu e Chiara Botti rispondono al telefono. Dovevano essere già arrivati in Italia ma dopo lo stop ai voli in entrata e in uscita dal Regno Unito a causa della scoperta della “variante inglese” del Sars Cov 2 scoperta nella capitale, sono rimasti bloccati senza sapere che ne sarà del loro rientro in Italia.

Nella stessa condizione di Chiara e Antonello ci sono oltre 200 passeggeri che dovevano imbarcarsi sui voli in partenza da Londra alle 16.55 per Milano e alle 18,50 per Fiumicino. Persone che hanno fatto tutte un tampone prima di metter piede in aeroporto. “Sono arrivato sabato a Londra – spiega Sussarellu – e oggi sarei dovuto tornare a casa, in Sardegna. Alle 15 Alitalia ha annullato tutti i voli in partenza lasciandoci nei guai. Non si è presentato nessuno della compagnia a informarci di ciò che ci sarebbe accaduto. Siamo rimasti per ore in attesa di capire il nostro destino ma nulla”. Sussarellu ora non sa che fare: “Per fortuna ho incontrato Chiara che gentilmente stasera mi ospita a casa sua. Domani se non mi faranno tornare mi accoglierà un amico ma dovevano almeno fornici il ristoro di un hotel. Invece nulla. Ora quanto tempo dovremo restare qui?”.

Dall’aeroporto di Londra-Heathrow sono partite chiamate anche alla Farnesina, all’Ambasciata e al Consolato a Londra ma nulla da fare. “Anche noi – raccontano Chiara e Antonello – abbiamo provato a telefonare in Ambasciata ma la linea era intasata”.

Chiara, veterinaria di Ascoli Piceno è più fortunata dal momento che ha casa a Londra: “Avevo scelto di tornare in Italia per trascorrere il Natale in famiglia ma ora non so che accadrà. Tenga conto che noi abbiamo speso anche parecchi soldi per fare il tampone come richiesto da Alitalia. Io come tutti gli altri ero negativa. E’ assurdo quello che ci sta accadendo. L’unica persona dell’Alitalia che si è presentata a noi è fuggita di fronte alle nostre richieste. Per rientrare ora dovremo spendere altri soldi a nostro carico”.

Antonello Sussarellu è deciso a dar battaglia. Domenica stessa ha creato in Facebook il gruppo “Alitalia ci lascia a piedi al freddo in UK” dove molti dei passeggeri hanno fatto sentire la loro voce. Lino Sestu scrive: “Domani mattina bisogna assalire Consolati, Ambasciata e Farnesina. Dobbiamo chiamarli finché non ci danno un volo di rimpatrio, facciamolo tutti!”

Con lui Leonardo Grassi: “Scriverò sui profili di Luigi Di Maio e Roberto Speranza. Spero anche che l’intervista con la troupe di Itv venga trasmessa qui nel Regno Unito. Se avete modo di fare rumore fatelo”. Intanto sul sito dell’Alitalia non c’è alcun avviso per questi passeggeri che si sono arrangiati per la notte, nella speranza che presto si trovi una soluzione per loro.