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Coronavirus, ecco come sta cambiando la mobilità ai tempi della pandemia

Più auto private (per cui ormai non si esclude l'acquisto online), meno mezzi pubblici, noleggi e car sharing. Così ci si muove ai tempi del Covid, secondo l'indagine portata avanti da un portale specializzato in cinque paesi europei, tra cui il nostro. Dove si riscoprono le passeggiate a piedi

Come si stanno trasformando, in tempi di Covid, le abitudini degli italiani nel rapporto con la mobilità? Prova a spiegarlo il Centro Studi di AutoScout24 (il principale portale in Europa di annunci di auto e moto), che ha condotto un’indagine internazionale sui propri utenti in Italia, Germania, Olanda, Belgio e Austria.

Il primo dato, per nulla sorprendente a dire il vero, è il ruolo centrale assunto dell’auto privata per gli spostamenti: una soluzione nettamente preferita ai mezzi di trasporto pubblico, car sharing e al noleggio. Perché? Soprattutto per un discorso di sicurezza, anche psicologica, legata al minor rischio di contagio: nel nostro Paese, in questa fase storica, il 76% giudica le quattro ruote il mezzo di trasporto più sicuro per ridurre le interazioni con altre persone e le occasioni di contatto, e oltre 6 su 10 non rinuncerebbero alla propria auto in nessuna circostanza.

Mentre è in netto calo la popolarità dei mezzi pubblici: il 26% del campione (che coinvolge 1.207 utenti tedeschi, 1.663 italiani, 1.094 olandesi e 1.147 belgi e 672 austriaci), infatti, tende ad evitarli o ad usarli sempre meno, in linea col sentimento prevalente in Germania e Austria, entrambi al 32%. Non solo, sono viste con scetticismo anche le auto a noleggio, con l’11% che ne ha ridotto l’utilizzo o si sente più sicuro a non adoperarle. Crescono poi gli spostamenti a piedi: il 33% degli italiani ha iniziato a sposarsi così (gli olandesi, invece, raggiungono il 45% e i belgi al 42%), mentre il 20% ha puntato sull’uso della bicicletta.

Sicché, viste le nuove tendenze, “anche se ci sono alcune incertezze che preoccupano gli italiani ed è più alta l’attenzione al budget, il 32% dichiara di essere alla ricerca di un’auto adesso, mentre il 35% la cercherà presto”, si legge in una nota ufficiale. Allo stesso tempo, si stanno modificando i parametri di ricerca presi in considerazione per risparmiare: c’è quindi chi si sta orientando su marche meno blasonate (25%), chi si è spostato sui modelli più vecchi (21%), e chi sta considerando quelli più economici della propria marca preferita (20%). E l’11% rinuncerà agli optional.

Ma ciò che più emerge dall’attuale momento è l’importanza del digitale e le grandi potenzialità dei canali online. E gli italiani su questo aspetto si mostrano molto fiduciosi: “il 27% è favorevole agli acquisti online di auto e, dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi, considera maggiormente questa possibilità come alternativa al canale tradizionale. Un atteggiamento che vede una posizione positiva anche da parte degli utenti di Belgio (28%), Germania, Olanda (24%) e Austria (23%)”.