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Regeni, prorogato il lavoro della commissione di inchiesta. Sportiello (M5S): “Basta depistaggi da Egitto. Al-Sisi collabori per la verità”

La Camera ha prorogato con 451 voti e favore e un contrario la durata, fino al 3 ottobre 2021, dei lavori della commissione di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni. La proroga è stata condivisa dai gruppi parlamentari, poiché la commissione, a causa del Covid, ha subito un rallentamento dei lavori che hanno comportato un’inevitabile modifica del programma per la raccolta di elementi conoscitivi e di valutazione, utili ai fini dell’inchiesta. Nell’Aula di Montecitorio hanno preso la parola i deputati che fanno parte della Commissione. Per la deputata Gilda Sportiello del Movimento 5 stelle “ha ragione chi dice che l’Egitto in questi anni non ha fatto abbastanza”. Chiaro il riferimento alle parole dette da Matteo Renzi proprio in Commissione Regeni. Sportiello cita anche il caso della prolungata detenzione di Patrik Zaki: “Siamo stufi dei continui silenzi di Al-Sisi”. Anche da Italia Viva c’è la critica al dittatore egiziano chiamato dal deputato Ungaro “faraone Al-Sisi“. Per la dem Lia Quartapelle “l’Egitto non ha collaborato neppure un minimo alla ricerca della verità”. Per ultimo è intervento il presidente della Commissione d’inchiesta sull’omicidio del giovane ricercatore italiano, Erasmo Palazzotto, che dopo aver ringraziato i genitori di Regeni e il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ha promesso: “Non tralasceremo nessun dettaglio, non faremo sconti a nessuno, non ci fermeremo davanti a nessun ostacolo”.