Tecnologia

Fleets: le “Storie” in stile Instagram arrivano anche su Twitter

Su Twitter arrivano i Fleets, una sorta di Storie in stile Instagram, messaggi effimeri che durano 24 ore e poi si cancellano da soli, per aiutare anche i più restii a condividere i propri pensieri.

Twitter si prepara ad accogliere la sua versione delle “Storie” in versione Instagram sulla propria app. Dopo averne avviato la sperimentazione lo scorso marzo infatti l’azienda ha deciso di implementare Fleets, questo il nome della funzione, nella versione stabile di Twitter, avviandone nelle scorse ore il roll out anche in Italia.

Fleets fa parte sostanzialmente della schiera dei cosiddetti “messaggi effimeri“, come appunto le Storie su Facebook e Instagram o gli Stati su WhatsApp: sostanzialmente si tratta di messaggi temporanei che si cancellano dopo poco tempo e che ci consentono quindi di condividere con gli altri stati d’animo temporanei, fatti di messaggi, immagini o video, che non hanno motivo di restare nel tempo, ma costituiscono una forma di comunicazione più immediata e, appunto, limitata nel tempo.

Il funzionamento è piuttosto semplice: i Fleets pubblicati dai contatti che seguiamo appariranno ora nella parte superiore della timeline, mentre eventuali risposte ai propri Fleets ci raggiungeranno sotto forma di messaggi diretti.

La scelta è stata dettata dal fatto che, a quanto pare, l’80% dei messaggi su Twitter è generato appena dal 10% degli utenti attivi, mentre la maggior parte non si sente così tanto a proprio agio nel pubblicare qualcosa che resti lì per sempre. Per questo Twitter ha deciso di dar loro la possibilità di condividere più liberamente, eliminando la pressione del messaggio permanente.

“Lo scopo di Twitter è quello di servire la conversazione pubblica: è dove vai per vedere cosa sta succedendo e parlarne. Ma alcuni di voi ci dicono che twittare è imbarazzante perché sembra così pubblico, così permanente, come se ci fosse così tanta pressione per accumulare Retweet e Mi piace”, spiegano gli sviluppatori sul blog ufficiale. “Ecco perché, sfortunatamente, ci sono così tanti Tweet rimasti in bozza. Per aiutare le persone a sentirsi più a proprio agio, abbiamo lavorato su un modo con minore pressione per consentire alle persone di parlare di ciò che sta accadendo”.